Settembre e più in generale l’autunno dovrebbero rappresentare la ripartenza degli show di prima serata, anche per quanto riguarda Rai 2. Se Canale 5 ha tentato anche durante l’emergenza sanitaria di non spegnere mai i riflettori delle principali produzioni e Rai 1 con Top Dieci ha voluto dare un forte segnale di ripartenza, ora tocca anche alle altre reti.
Nelle scorse ore sono iniziate le riprese del Collegio, che quest’anno cambierà location, trasferendosi nel Convitto Regina Margherita di Anagni, anche perché il Convitto San Carlo di Celana, in cui erano state fino ad ora realizzate le varie edizioni, si trova a Caprino Bergamasco, in una delle provincie, quella di Bergamo appunto, più colpite dall’ondata del covid.
Il docu-reality non è l’unica produzione a cui si sta lavorando per la rete diretta da Ludovico Di Meo, che dovrebbe ripartire proprio dai titoli bloccati dalla pandemia. Ad esempio “Un’ora sola ti vorrei“, progetto di quattro puntate, che corrisponde a un adattamento televisivo, in più appuntamenti, di alcuni monologhi e scheck portati in giro per l’Italia, in tournée teatrale, da Enrico Brignano, inizialmente previsto a partire da martedì 21 aprile, e poi rimandato, dovrebbe trovare spazio nel medesimo giorno della settimana nel prossimo autunno, sempre su Rai 2.
Come aveva già confermato il diretto interessato, Max Giusti tornerà sulla seconda rete del servizio pubblico, dopo essere stato concorrente dell’ultima edizione di Pechino Express, in una delle coppie più agguerrite, quella dei Gladiatori, formata insieme all’amico romano Marco Mazzocchi, noto giornalista sportivo e primo inviato in assoluto nella storia de L’Isola dei Famosi. Giusti sarà alla conduzione di una trasmissione tenuta a battesimo proprio dall’attuale presentatore dell’adventure reality, che anche durante la quaranta ha concesso ai telespettatori di viaggiare per il mondo, ovvero Costantino della Gherardesca.
Il format in questione è Boss in Incognito, che tornerà in tv dopo più di due anni di stop, dal momento che l’ultima stagione, condotta da Gabriele Corsi, risale alla primavera 2018. A Giusti è affidato l’oneroso compito di risollevare le sorti di un programma, che nelle ultime edizioni ha subito una vera e propria emorragia di ascolti, dopo un buon esordio per le prime serie andate in onda fra 2014 e 2016, nelle quali si erano succeduti Costantino, al timone delle prime due, e Flavio Insinna nella terza.
Tornerà nuovamente, questa volta in prima serata, anche Renzo Arbore, che fino allo scorso mercoledì è stato impegnato in seconda serata, su Rai 2, con Striminzitic Show. Per lui in autunno sono previsti due progetti: il primo riguarda una riproposizione moderna de Il Caso Sanremo, andato in onda nel 1990 per cinque appuntamenti.
Questa volta il titolo dovrebbe essere “Processo a Sanremo”, che poi era nei fatti quello che veniva realizzato in chiave ironica in una scenografia adibita proprio ad aula di tribunale: il processo all’epoca era presieduto da Arbore, mentre Lino Banfi rappresentava l’avvocato difensore e Michele Mirabella la Pubblica Accusa. I due dovrebbero essere coinvolti nuovamente nel progetto che vedrebbe la luce con questo ritorno in chiave contemporanea, a circa 30 anni dalla prima messa in onda.
Il secondo impegno di Renzo Arbore è quello dedicato al ricordo di Renato Carosone, i cui cent’anni dalla nascita ricorrono proprio nel 2020, mentre il prossimo anno si ricorderanno i vent’anni dalla scomparsa, avvenuta il 20 maggio 2001. Il presentatore aveva risposto così sulle pagine de Il Mattino, lo scorso 7 giugno, anticipando il nome di chi lo avrebbe accompagnato in questo progetto:
“Aspetto di tornare a Napoli per metterlo in cantiere. L’idea c’è. Al mio fianco ci sarà Bollani (Stefano Bollani, compositore e pianista con pregresse esperienze televisive, ndr). Ma ho bisogno del pubblico in studio come in Guarda, stupisci. Quella è la mia formula, un bel pubblico di ragazzi napoletani che comunicano via etere la gioia di vivere. Loro e della città”