L’allegria e la creatività di Renzo Arbore torna su Rai 2: “Abbiamo avuto la televisione più bella del mondo”

Si è definito come “il creativo della tv più bella del mondo”. E come dargli torto. Renzo Arbore è pronto a ritornare in Rai (ribattezzata “la mia milizia”) con un interessante nuovo progetto di cui vi avevamo parlato proprio qualche giorno fa.

Si tratta di un varietà dal titolo surreale “Striminzitic show” che debutterà lunedì 8 giugno in prima serata su Rai 2 e, poi, dal giorno successivo, saranno programmati ben venti appuntamenti quotidiani di un’ora in seconda serata.

Il perché di quel titolo è presto detto: “stando a casa mia con due cameramen, senza studio, per me è un programma domestic e striminzitic. È davvero una scommessa. Solo l’idea di aver fatto tutte le riunioni su Zoom, lavorando a distanza, è un esperimento: giovedì ci siamo incontrati tutti insieme per la prima volta”, ha confessato alla penna di Silvia Fumarola in un’intervista concessa ieri al quotidiano “La Repubblica”.

“Complici” di Arbore in questa nuova avventura sono il regista Luca Nannini, Ugo Porcelli – suo autore storico – e l’amico Gegè Telesforo, che lo accompagnerà in video.

Avventura che si preannuncia particolarmente affascinante per gli amanti delle Teche Rai: “stiamo attingendo da ben diciotto format, da Speciale per voi fino a Non è la Bbc. Nella mia vita ho fatto malefatte di ogni tipo: sono andato a Sanremo, ho fatto due film, gli show, i concerti” e ci saranno “momenti selezionati anche dal Renzo Arbore Channel, il mio canale che è pieno di curiosità”. Insomma, un “pot-pourri di follie con colleghi amici” come ha voluto ironicamente definire questo “Arbore & friends”, costituito da “frammenti di tv da rivedere”.

Lo scopo con cui è stato ideato questo nuovo appuntamento con la memoria è davvero lodevole, soprattutto considerando il doloroso momento che il nostro Paese sta vivendo: “la gente ha bisogno di sorridere. Distrarsi un po’ nel momento in cui siamo preoccupati è fondamentale; il mio compito è intrattenere il pubblico”.

Renzo Arbore è un’artista che sa fare televisione, ma è anche “il primo divoratore di programmi”: “sono un avido telespettatore di talk show, basandomi sempre sul principio del pasqualismo di Totò: Vediamo dove vogliono arrivare”. Dalle parole dell’anchorman pugliese trasuda tanto amore verso il piccolo schermo: “abbiamo avuto la televisione più bella del mondo, quella di Bernabei e di Agnes, la Rai di Cattaneo e anche quella della Moratti che guardava con attenzione all’intrattenimento. Gli americani e gli inglesi se la sognano una tv come la nostra”.

Nel corso della lunga intervista, lo sguardo si sposta ben presto dalla nostalgia per il passato al futuro della televisione. Riflessione mossa in particolare dagli ultimi mesi di lockdown: “penso che dobbiamo inventare un linguaggio nuovo per l’intrattenimento. Il bordello di prima deve finire; adesso bisogna ragionare, capire che non si vive di solo gossip, risse verbali e cattiverie”. E il suo erede?Fiorello. Perché improvvisa e perché porta l’allegria: lo sento il più vicino a me. Alla radio mi piacciono Lillo e Greg, e mi sento in sintonia con Elio”.

Tanta positività e voglia di reagire nelle parole di Renzo Arbore, “positive thinker”. E quella dose necessaria di allegria che è sempre bene ritrovare.