La nuova stagione de La Vita in Diretta che ha preso il via lo scorso lunedì, 3 settembre, e che vede alla conduzione Francesca Fialdini e Tiberio Timperi, è qualcosa di diverso da quello che si era soliti proporre nel contenitore pomeridiano di Rai1 nelle ultime edizioni.
La trasmissione, che quest’anno gode di una durata inferiore rispetto alle passate edizioni, torna ad avere i riflettori puntati su di sè, dopo anni di anonimato, grazie a una confezione agile e brillante.
Il racconto ha un ritmo sostenuto, tanti in ogni puntata sono gli argomenti trattati, ma è il modo in cui viene fatto che rende il contenitore diverso. Il racconto è plurale e prende in considerazione vari aspetti e punti di vista: tornano ad essere centrali gli inviati e i servizi da loro realizzati per arricchire e completate la narrazione.
La cronaca nera c’è, ma in giuste dosi: non si seguono morbosamente ogni giorno gli stessi casi, ma si propongono ai telespettatori anche cold case e casi di cronaca recenti che hanno avuto sviluppi. Non si fa infatti mai cronaca nera fine a se stessa: si cercano ragazze scomparse, si tenta di riaprire casi o di fare luce su problematiche presenti nel territorio a livello nazionale.
Spazio anche a temi di attualità, che vedono un racconto preciso e dettagliato, affrontato con esperti, ma che non perde mai il contatto con il telespettatore, attraverso il racconto di storie comuni riguardanti l’argomento trattato.
Non mancano neanche temi più leggeri, che vengono trattati in maniera intelligente e non banale. Non si respira però un’aria snob e si raccontano anche personaggi pop come Marco Borriello, che nella puntata di venerdì era in collegamento da Ibiza.
Ad aiutare questa nuova linea editoriale della trasmissione è sicuramente la scenografia, che è molto più colorata e “calda” di quella a cui eravamo abituati nelle precendenti edizioni. Il racconto è aiutato dai numerosi led e plasma presenti e anche la nuova regista, Nicoletta Chiadroni, ha mostrato di saper cogliere al meglio le possibilità offerte del nuovo studio.
La nuova Vita in Diretta non ha paura di “sporcarsi le mani” e questo è dovuto anche ai conduttori, in particolare a Timperi, che con il suo sarcasmo e la sua schiettezza (a volte anche eccessiva), ravviva il pomeriggio delle casalinghe. La Fialdini è più a suo agio rispetto allo scorso anno e interagice meglio con gli ospiti in studio e gli inviati. L’intesa fra i conduttori è da rivedere e i due, dopo le prime tre puntate colme di battutine e frecciatine, hanno condiviso sempre meno spazi insieme.
La prima settimana ha premiato questa nuova gestione, riuscendo a battere per tutti i cinque giorni la concorrenza di Pomeriggio 5, e ciò è un buon presupposto per la nuova stagione televisiva, che parte oggi con la programmazione completa.
Il cambiamento si sente nella trasmissione e i conduttori possono trovare un giusto equilibrio anche insieme, condividendo più spazio in video come coppia. Bisognerebbe avere solo un po’ più di coraggio negli argomenti trattati, magari proponendo meno cronaca nera e più temi di vero interesse sociale.