La vigilia di Natale è l’occasione per il debutto della nuova stagione di Linea Bianca. Ossini in onda anche il sabato su Rai1

Stagione d’oro quella in corso per Massimiliano Ossini, il conduttore di origini napoletane sta finalmente raccogliendo i frutti di tanti anni di gavetta: è impegnato tutti i giorni con la nuova Unomattina, per la prima volta scorporata dal Tg1, con ascolti in crescita, e da domani sarà protagonista anche del sabato pomeriggio, col suo programma del cuore.

Linea Bianca il racconto delle “storie di montagna” condotto da Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi con la partecipazione di Lino Zani torna nel pomeriggio di Rai1 per la settima stagione.

E torna proprio il 24 dicembre, alle 14, a poche ore dal Natale. Una coincidenza fortunata, perché gli auguri che arriveranno da Madonna di Campiglio e dalla Val Rendena saranno forti, sinceri, diversi, come è diverso questo Natale, il Natale della guerra alle porte di casa Europa, della crisi energetica, delle prospettive economiche incerte.  Ma anche il primo Natale che viviamo senza le restrizioni dovute alla pandemia, e questo è importante. Non dovrà essere un Natale a metà, non dovrà scendere il buio nei cuori: laddove spegneremo una luce per risparmiare, accenderemo la solidarietà, il desiderio di ritrovarci.

Questo il messaggio che Linea Bianca darà, e lo esprimerà attraverso le varie anime dei suoi racconti. Dai donatori di sangue della Polizia di Stato, al Progetto Brenta Open che promuove una montagna inclusiva che superi la disabilità; ai bambini che hanno scritto pensieri bellissimi sulla salvaguardia dell’ambiente, alle antiche e riscoperte stufe in ceramica, valide proposte per un risparmio energetico; ai progetti di sostenibilità che le Ski Area stanno realizzando con l’obiettivo della carbon neutrality; alle donne che sono diventate imprenditrici ritrovando le fondamenta delle tradizioni. Infine, non potranno mancare gli auguri di tutta la squadra davanti ad alcuni piatti tipici del Natale non solo trentini: in cucina il sentirsi vicini passa anche per la contaminazione gastronomica.