La bambina che non voleva cantare, Tecla Insolia è Nada nel film TV di Rai 1 ispirato alla biografia della cantante

“La bambina che non voleva cantare” è un film che racconta il percorso umano e artistico di una ragazza della provincia toscana che, non ancora compiuti i sedici anni, grazie ad una voce dal timbro unico, riesce ad imporsi prepotentemente nel panorama musicale italiano diventando una vera icona della Canzone italiana fino ai nostri giorni. Nada, nel 1969 sale per la prima volta sul palco dell’Ariston e anche se la sua canzone “Ma che freddo fa” non vince, diventa il tormentone dell’anno.

Ci riprova e nel 1971 trionfa al Festival di Sanremo. Il plauso della critica e del pubblico la consacra a tutti gli effetti come un fenomeno artistico e musicale destinato a lasciare il segno nella discografia, anche internazionale.

Un film per la regia di Costanza Quatriglio, liberamente ispirato a “Il mio cuore umano” di Nada Malanima (Edizioni di Atlantide), che racconta non solo gli esordi della carriera luminosa di Nada, ma anche i sentimenti, le motivazioni, le ferite e il coraggio che hanno spinto “la bambina che non voleva cantare” a diventare un personaggio di riferimento della musica italiana.

Una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, con Carolina Crescentini (Viviana), Sergio Albelli (Gino), Paolo Calabresi (il maestro di canto Leonildo), Tecla Insolia (Nada, 15 anni), Giulietta Rebeggiani (Nada, 7 anni), Massimo Poggio (Guido De Santis), Paola Minaccioni (Suor Margherita), Daria Pascal Attolini (Nora), Giulia Battistini (la sorella Miria) e con Nunzia Schiano nel ruolo di Nonna Mora in onda in prima visione su Rai 1 questa sera, mercoledì 10 marzo, alle 21.25.

 

LA STORIA

Nella campagna toscana dei primi anni Sessanta vive la piccola Nada. Il suo universo è composto da nonna Mora, dalla sorella Miria, dal babbo Gino, un uomo buono e silenzioso, e dalla mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo. Quando suor Margherita scopre il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma.

E così, tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all’orizzonte, Nada cresce accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno presto la voce unica di quella bambina che non voleva cantare.