Sono trascorsi quasi 100 giorni dal 9 marzo, e dal 3-0 con il quale il Sassuolo vinse sul Brescia, nell’ultima gara ufficiale giocata in Serie A (in B si giocò, in contemporanea, ChievoVerona-Cosenza). Un stop forzato che nessuno mai avrebbe potuto immaginare. Questa sera invece il pallone riprenderà a rotolare, e lo farà con una partita dal grande fascino: Juventus-Milan. Sarà la prima semifinale di ritorno di Coppa Italia, con le due squadre che ripartiranno dall’1-1 di San Siro, firmato Rebic e Cristiano Ronaldo. Il fischio d’inizio, alle 21, sarà di Daniele Orsato. Al 90’, in caso di parità, niente supplementari, ma direttamente i rigori, modifica regolamentare valida solo per questa stagione.
Juventus-Milan sarà trasmessa in diretta su Rai1 a partire dalle 20.35, con la telecronaca, a cura di Rai Sport, affidata a Stefano Bizzotto e Dario Di Gennaro (ampio prepartita dalle 19.30 su Raisport+HD). A bordocampo saranno invece presenti Aurelio Capaldi e Andrea Riscassi, mentre due saranno le postazioni studio presenti: una direttamente fuori dallo Stadium, con Luca De Capitani e Domenico Marocchino, l’altra, come consuetudine, da Saxa Rubra, con Simona Rolandi, Enrico Varriale, Gianfranco Teotino, Paolo Rossi e Tiziano Pieri.
Le novità anti Covid-19
Prima del fischio d’inizio sarà ovviamente osservato un minuto di silenzio, in memoria dei 34.167 deceduti italiani per Coronavirus (dati protezione civile in continuo aggiornamento). Venendo invece alle novità più tecniche, ecco quanto è emerso fino ad ora. A Torino dal vivo si giocherà nella nicchia di 300 persone in carne ed ossa, inclusi giocatori ed arbitri. Verranno rispettati tutti i distanziamenti possibili: l’uso della mascherina per chi non gioca, ad esempio, sarà obbligatorio. Gli ingressi in campo saranno scaglionati al secondo: alle 20.51 i raccattapalle, alle 20.54 e 30” gli arbitri usciranno dagli spogliatoi, alle 20.55 il Milan, alle 20.56 la Juventus. Non ci saranno strette di mano, si dovranno evitare abbracci e proteste muso a muso. Saranno consentite cinque sostituzioni e, se sarà il caso, i rigori al 90′ (aboliti appunto i tempi supplementari). Inoltre, ma questa è una scelta del tutto personale, la Juventus non addobberà in alcun modo lo Stadium. Un gesto simbolico di rispetto verso chi, durante questo periodo così particolare, ha sofferto o sta soffrendo ancora le conseguenze della pandemia.