In prima serata su Rai 2 Giovani e droga, il film-inchiesta sui ragazzi ospiti delle comunità di recupero

Questa sera, giovedì 7 ottobre, alle 21.20 su Rai 2 andrà in onda  “Giovani e droga”, un film-inchiesta di Alberto D’Onofrio che racconta senza filtri la storia e la vita di alcuni ospiti delle comunità di recupero di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. 

Al centro delle loro testimonianze il difficile rapporto con la famiglia durante l’adolescenza e il ricordo delle prime esperienze con la droga, in qualche caso arrivate prestissimo, tra i 12 ed i 13 anni, senza nessuna conoscenza dei rischi devastanti derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti.

 In questo film non ho raccontato i tossicodipendenti come ‘zombi’ – racconta l’autore e regista D’Onofrio – ma come persone che si rendono conto degli errori che hanno fatto e che li hanno portati a vivere momenti drammatici durante la loro vita. Ora stanno lavorando all’interno della propria anima per cercare di uscire per sempre da questo problema. Gli operatori sociali e le educatrici delle comunità hanno un ruolo fondamentale all’interno di questo percorso e diventano quasi una seconda famiglia, mentre i genitori dei tossicodipendenti cercano di dimenticare i propri sensi di colpa e di ricostruire un rapporto con i propri figli. Ringrazio le comunità, i protagonisti di questo film-inchiesta ed i loro genitori perché hanno avuto il coraggio di mostrarsi a volto scoperto“.

“Giovani e droga” è il racconto di una realtà che fa paura, ma che riguarda moltissime persone, tra le quali:

  • Simone che all’età di 14 anni ha cominciato a fare uso di cocaina, hashish, marijuana e pasticche. Ora ha 22 anni e la famiglia è finalmente riuscita a convincerlo ad andare nella comunità di San Patrignano;
  •  Tiziana, 26 anni, una ragazza ligure a San Patrignano da due anni e mezzo. Ha iniziato con cocaina e pasticche a 13 anni;
  • Marzia, 33 anni, che ha iniziato il suo rapporto con la cocaina a 14 anni per colmare, secondo lei, un problema di timidezza;
  • Alexandra, 25 anni, rumena ma in Italia dall’età di 8 anni, ha cominciato a 14 anni a frequentare rave party e a fare uso di droghe pesanti;
  • Mattia, 18 anni, viene da una famiglia molto unita di Salsomaggiore. A differenza degli altri ragazzi della comunità La Torre di Modena, non ha avuto bisogno di disintossicarsi, ma sta scontando la sua pena per spaccio di cocaina e furti in appartamenti dopo alcuni mesi trascorsi nel Carcere Minorile del Pratello di Bologna;
  • Samuel, 19 anni, frequenta i rave da quando ne aveva 14. Ha fatto uso di tutti i tipi di droga;
  • Natascia, 29 anni, fa uso di sostanze da quando ne aveva 18. Il papà è un tossicodipendente, è cresciuta vedendo con i suoi occhi a cosa ti porta la droga. Ha deciso di allontanarsi da casa a 17 anni. A 18 anni, ha iniziato a fumare cocaina e da lì è entrata anche lei nel tunnel della droga;
  • Chiara, 29 anni, è una giovane mamma di Fidenza che ha iniziato il suo percorso nel tunnel della droga a 14 con hashish e marijuana;
  • Alberto, 22 anni, ha cominciato a drogarsi a 14. Ha iniziato con le canne, poi la cocaina, ma quello che l’ha davvero cambiato è stato il crack.

 Oltre alle storie degli ospiti, il film raccoglie le testimonianze delle famiglie e degli operatori, racconta le regole delle comunità che li accolgono e che si impegnano a restituire a ciascuno di loro dignità, amore per se stessi e per la loro vita.