Un altro intricato giallo sta per sconvolgere Castel Marciano, l’immaginario paese dove è ambientato “Il silenzio dell’acqua”, al via da questa sera, venerdì 27 novembre, su Canale 5 con la seconda stagione. Quattro nuove prime serate che segnano, soprattutto, il ritorno del genere fiction sull’ammiraglia Mediaset, dopo circa un anno di assenza.
I protagonisti saranno ancora una volta i vicequestori Luisa Ferrari e Andrea Baldini, interpretati da Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti. I due hanno concesso un’intervista al settimanale TV Sorrisi e Canzoni durante la quale approfondiscono l’evoluzione dei loro personaggi.
“Eravamo rimasti che Andrea doveva trasferirsi da Luisa, alla Omicidi di Trieste – spiega Pasotti – Invece torna di nuovo lei in paese, per risolvere l’enigma di un duplice omicidio: madre e figlio adolescente uccisi in modi diversi. Le cose si complicano ulteriormente quando nel bosco viene ritrovata la figlia più piccola della donna, sperduta, indifesa e in stato di choc”.
Sarà proprio con questo drammatico avvenimento che il vicequestore Ferrari avrà finalmente modo di far emergere le proprie fragilità: “alla mia Luisa l’occasione si presenterà in questa seconda stagione, quando lei, madre mancata, ritroverà una bambina in un bosco e si legherà molto a questo esserino indifeso che il destino le ha fatto incontrare sulla sua strada”.
La vita cambia anche per Baldini: “l’amore sembra andare a gonfie vele. Andrea chiede alla sua compagna Roberta (Camilla Filippi) di sposarlo, ma all’improvviso dopo 18 anni d’assenza torna a farsi vedere il padre biologico di suo figlio Matteo (Riccardo Maria Manera), Elio (Stefano Pesce), e rivendica il suo ruolo. Prima in modo tranquillo, poi in maniera insistente, invadente. Tanto che l’equilibrio familiare si incrina perché Andrea ama moltissimo Matteo, che ha cresciuto dal primo momento come se fosse suo”.
E da questa situazione di crisi, i due colleghi si svilupperà “un certo avvicinamento, oltre la complicità professionale”.
Sul set la frase “Sei in un mare di guai, Baldini” è diventata un tormentone: “a Giorgio gliela ripeto anche al telefono, questa frase, anche quando parliamo di fatti nostri. È stata la prima battuta del copione che dovevo pronunciare. Mi sono detta: Se la sbaglio, sono veramente nella m…. Invece è andata bene e quindi l’abbiamo messa pure nella seconda stagione”.
Ambra, insomma, non nasconde l’entusiasmo: “mi è piaciuto così tanto calarmi nella serialità, che non vorrei più smettere. C’è identificazione totale con i personaggi, farei altre mille stagioni”.