È stata una guida e una professionista da cui prendere esempio sin dal principio della sua carriera, ma negli ultimi mesi Giovanna Botteri è riuscita a diventare anche icona di stile e di infinito garbo.
Ci ha raccontato la Cina durante i momenti più salienti della pandemia e ha portato avanti un giornalismo silenzioso, fatto di duro e immenso lavoro, davanti e fuori le telecamere.
Ha fatto conoscere un po’ di sé, nonostante l’indole riservata e poco avvezza al racconto della propria vita privata, accettando di buon grado di rispondere alle critiche subite a seguito del video satirico lanciato da Striscia la Notizia circa lo stile nel modo di vestire e di acconciare i capelli.
Tutte circostanze in cui la giornalista – come racconta oggi al Corriere della Sera – non si è mai voluta ritrovare. L’affaire Botteri – continua – le ha provocato un “effetto supernegativo” perché il problema ha prodotto una confusione dei piani: si è ritrovata a essere parte in causa della notizia e questo capovolgimento ha prodotto un racconto sbagliato.
“La giornalista che fa TV – afferma la Botteri – non dovrebbe mai rispondere a una serie di canoni legati al suo essere donna piuttosto che giornalista”.
Parole sottili, ma particolarmente dure che portano a una riflessione più ampia del modo di vedere la figura della donna nel campo del giornalismo a tutto tondo.
La giornalista, nel corso dell’intervista al Corriere, si ferma anche a fare il punto del suo lavoro, prima da inviata, ora da corrispondente, da New York a Pechino.
Si professa super partes, mai stata pro o contro qualcuno, ma sicuramente dedita a dei valori che la portano ad agire e pensare in favore della pace e non della guerra: “credo nei ponti e non nei muri”.
Associa le fake news a un nuovo modo di fare propaganda. Mettere in giro notizie incerte, o addirittura false, serve a chi lo fa e in ciò trova un modo per farsi ascoltare dal popolo – conclude Botteri.
Di queste ore è inoltre la notizia, anticipata da TvBlog, secondo cui la corrispondente Rai sarebbe contesa dalla prima e terza rete del servizio pubblico per un programma in solitaria, trasmesso dalla Cina.
Il direttore di Rai 1, Stefano Coletta, sarebbe intenzionato a offrire alla Botteri la seconda serata del lunedì; Franco Di Mare, neo direttore di Rai 3, vorrebbe a tutti i costi inserire la collega, con cui da anni collabora, all’interno del rivoluzionato palinsesto.