#GiorgioVerdelli a cheTVfa: #Vasco non voleva riproporre semplicemente il concerto. #Faletti? Vediamo…

“Quella che andrà in onda questa, dalle 20:35 su Rai 1, non sarà semplicemente la riproposizione dello storico concerto tenutosi esattamente tre anni fa al Modena Park. Rai 1 inizialmente aveva pensato di riproporre in replica la serata evento che all’epoca riscosse un’incredibile successo (5.633.000 telespettatori, pari al 36.14% di share, ndr), ma Vasco non era del tutto d’accordo, voleva proporre qualcosa di inedito per il piccolo schermo” così esordisce Giorgio Verdelli, capo progetto di “Vasco – La Tempesta Perfetta“, nonché intervistatore del cantante nel corso dell’appuntamento di questa sera.

Ad alternarsi alle immagini del concertone andato in scena a Modena saranno le testimonianze e il racconto di alcuni attori del cinema italiano, da Elena Sofia Ricci a Francesco Montanari, passando per Strefano Fresi e Anna Foglietta: alcuni di loro andranno anche a leggere i testi del Blasco. “Avevo già realizzato diversi speciali dedicati a Vasco e apportato tanti tipi diversi di narrazione. Ho voluto così sperimentare qualcosa di inedito: questa sera infatti si andranno a inserire, in maniera molto studiata e ben calibrata, gli interventi di soli attori racconta Verdelli ai nostri microfoni.

Unica eccezione: Laura Pausini. L’idea è partita dallo stesso Verdelli, che ha pensato di coinvolgere l’artista romagnola in seguito a un suo post, condiviso e ripreso non solo da molti colleghi, ma anche da siti e testate giornalistiche, nel quale la cantante si faceva portavoce delle istanze di tutti “gli invisibili” del mondo dello spettacolo e in particolare della musica, che vive, soprattutto per quanto riguarda i live, di figure intermedie, che spesso sbarcano il lunario grazie a contratti precari di lavoro.

Da parte di Vasco c’è un’innata simpatia nei confronti di Laura e quindi non è stato difficile convincerlo a coinvolgere anche lei in questo progetto. Uno dei ricordi che li lega è sicuramente legato alla frequentazione da parte di Vasco del ristorante in cui il babbo della Pausini faceva piano bar” ci svela sempre Verdelli nel corso della chiacchierata.

Ciò che però i fan del cantautore attendono maggiormente è sicuramente l’intervista inedita rilasciata allo stesso Verdelli: Si sarebbe potuta fare una prima serata anche con solo quell’intervista: saranno diversi gli interventi illuminanti e le considerazione e rivelazioni inedite di Vasco, che troverete in grande forma”. D’altra parte bisogna ricordare che per il mese di giugno erano in programma ben quattro concerti per l’artista, concerti che sono stati rinviati alla prossima estate a causa del normative legate al corona-virus.

La questione dei rimborsi, che vedrebbe restituire un voucher spendibile per altri concerti, e non la cifra pagata, è molto delicata e andrebbe affrontata tenendo conto di tutte le parti in campo, dai consumatori, che vanno come sempre tutelati, ai lavoratori che, grazie a quei concerti, avrebbero potuto lavorare quest’estate e fornire così un reddito alle proprie famiglie”. Così ci spiega la propria opinione Verdelli, in merito a una questione che è stata al centro di un acceso dibattito nelle scorse settimane.

Il nome di Giorgio Verdelli verrà associato da molti, in automatico, a Unici, trasmissione che è stata fra le prime, nel panorama televisivo italiano, a portare la musica, in prima e seconda serata, sotto forma di documentario e narrazione piuttosto che come semplice concerto. Al momento non sono previste nuove puntate nell’immediato, ma il 23 luglio verrà trasmessa da Rai 2 la replica della puntata andata in onda il 27 maggio 2019, dedicata a Edoardo Bennato.

In quel giorno ricorrerà infatti il settantaquattresimo compleanno del cantautore napoletano, che pochi giorni prima festeggerà i quarant’anni dallo storico concerto tenutosi il 19 luglio 1980 allo Stadio di San Siro: si trattava del secondo concerto nella storia nello stadio milanese, che sarebbe divenuto negli anni a seguire un palcoscenico calcato dai più importanti artisti italiani e non solo. Fra questi vi è stato ovviamente anche Vasco Rossi, con la sua storica serata nell’estate del 1990.

Il modello per Verdelli resta sempre quello indicato da Pannebaker, regista dei concerti degli anni ’60 di Bob Dylan: “Il grande documentario deve essere fatto per metà di cose che tutti sanno e per metà di cose che ancora nessuno sa”; il modello comporta fondere e integrare elementi nazional-popolari ad altri invece definibili come “radical-chic” per poter dare vita ad un prodotto che possa raccogliere il più vasto pubblico possibile. Arriva quindi la conferma di quanto affermato nel 2016 a Tvblog, in occasione di uno speciale di Unici dedicato a Vasco Rossi e alle sue “quattro giornate” all’Olimpico: “Il format è il montaggio. […] La chiave di Unici è come sono montate le interviste sulle musiche, con una tecnica anglosassone.”

Questo vale quindi anche per l’appuntamento di questa sera, che non dovrebbe essere però l’unico impegno per Verdelli, dal momento che, come anticipato da Tvblog, sarebbe già al lavoro per uno speciale dedicato a Giorgio Faletti, artista scomparso ormai da sei anni e che l’allora direttore di Rai 2, Carlo Freccero, avrebbe voluto omaggiare. “Come sappiamo Freccero a fine novembre ha terminato la propria esperienza alla guida di Rai 2: io in realtà avevo già una data per la serata e quindi mi ero messo al lavoro. Devo dire che dopo il cambio alla direzione non ho più saputo nulla: sono uno che frequenta i backstage piuttosto che i corridoi Rai “ ci racconta.

Avrei addirittura due interviste inedite da proporre, non una sola. Ricordo di averne parlato anche con Stefano Coletta quando era alla direzione di Rai 3: abbiamo lavorato insieme a “Mia Martini – Fammi sentire bella” e si era detto entusiasta di poter proporre un ricordo di Faletti. Non so se però si sono “passati le carte” con i cambi di direzione di questi mesi… Per quanto riguarda Rai 1 non ne so nulla, a meno che sia sempre Coletta a volerlo proporre…”. Insomma per il momento il destino di questo speciale dedicato a Giorgio Faletti appare precario, anche se pare certo che una qualche collocazione dovrebbe trovarla nel palinsesto Rai.