#GeneGnocchi debutta su #Rete4 a #QuartaRepubblica da #Nicola Porro: “Con #La7 è scaduto il contratto”

Nessun litigio o incomprensione tra Gene Gnocchi e Giovanni Floris: il comico lascia DiMartedì semplicemente perché dopo due anni è scaduto il contratto con La7 e ha trovato interessante la proposta di Nicola Porro a Quarta Repubblica. Passerà dunque a Mediaset, a partire da lunedì prossimo, 31 agosto, giorno in cui andrà in onda la prima puntata della nuova edizione del talk di Rete 4:

“Con Nicola Porro c’era stato un abboccamento due anni fa, ma scelsi di rimanere a La7 da Giovanni Floris. Quest’anno mi è scaduto il contratto, ci siamo sentiti e ci siamo trovati d’accordo su alcune cose”.

Intervistato da Panorama lo scorso 19 agosto, Gene Gnocchi ha raccontato che cosa il pubblico vedrà in questo suo nuovo impegno; gli piacerebbe andare oltre, avendo più spazio e interagire con Nicola Porro in modo tale da avere un curioso contraddittorio ironico. Oggi, lunedì 24 agosto su Libero ha svelato alcune indiscrezioni su ciò che vedremo da lunedì prossimo:

“Trovo che la copertina satirica sia un po’ superata, il contributo ironico funziona meglio se è integrato all’interno della trasmissione. Circoscriverlo a una cartolina, piazzata lì, è un po’ come dire: “Facci ridere, poi quando hai finito andiamo avanti noi […] i miei interventi saranno più arricchenti”.

Non solo commenti sull’attualità, Gene Gnocchi è pronto a portare in studio anche imitazioni di politici, purché siano funzionali al tema della puntata:

“Mi piacerebbe fare Ferruccio De Bortoli, o lo stesso Toninelli, ma solo se è funzionale al programma. Credo sia più pagante punteggiare la puntata ironicamente, intervenendo nel dibattito in studio”.

Gene Gnocchi è pieno di idee e molto positivo per questo nuovo impegno a Mediaset con Quarta Repubblica. Giovanni Floris e la sua squadra di autori sembrano essere, come anticipato da TvBlog giovedì scorso, molto tranquilli, al punto che non penserebbero di sostituire lo spazio del comico cedendolo ad un nuovo volto come è accaduto in passato. La prossima stagione di DiMartedì potrebbe fare a meno dello spazio satirico, aprendo il programma con l’attualità.