Flavio Insinna: “Ho avuto dei grandi maestri. Antonio Ricci? Devo fare pace con il mio comportamento”

Flavio Insinna si racconta in un’ intervista inedita al Corriere: dal reboot de Il Pranzo è Servito ad alcuni aneddoti su Nino Frassica e Gigi Proietti

E’ in onda dal lunedì al venerdì dalle 14:00 su Rai1 con il reboot de “Il Pranzo è servito“, dopo una stagione di successi de L’eredità, Flavio Insinna sta affrontano una sfida importante come quella dello storico programma di Corrado, tornato in onda dopo 20 nella fascia post Tg.

Non è sicuramente la prima volta che la carriera di Insinna incontra quella di Corrado, difatti il conduttore romano dieci anni fa condusse l’ ultima edizione Mediaset de “La Corrida“, un altro suo storico titolo: “Il confronto non c’è. È come un calciatore con Pelé: giochi anche tu a pallone, fai lo stesso sport, con la stessa palla e le stesse regole, ma non sono pazzo, non c’è nessuna presunzione di confronto. Se pensi al confronto non ci vai, è un brivido, una grande paura. Vedevo Il pranzo è servito da ragazzino tornando da scuola, la musichetta già nella tromba delle scale, mai avrei immaginato di arrivare a farlo. Ma il confronto no.”

Racconta il conduttore al Corriere.it: “Ho avuto dei grandi maestri, Gigi Proietti, Nino Frassica, Diego Abatantuono che il mestiere me l’hanno spiegato bene: nessuno si deve sentire indispensabile.”

Una variegata carriera quella di Insinna, che passa dalla tv sino alla fiction, a partire dalla scuola del maestro Gigi Proietti da cui ha imparato il mestiere: “Ho un entusiasmo intatto dentro di me, sono ancora quasi incredulo. Io non mi approccio mai da addetto ai lavori. A Proietti, ho studiato con lui, non sono mai riuscito a dire ciao Gigi”.

Un grande rapporto di stima e affetto è quello che lega il conduttore a Nino Frassica, conosciuto sul set di Don Matteo negli indimenticabili ruoli del Capitano Anceschi e del Maresciallo Cecchini: “Montale direbbe l’imprevisto, una cosa che in un viaggio ti devi sempre augurare. In questo Nino è straordinario. Giravamo Don Matteo di notte, salta fuori un pallone, partitella improvvisata. Nino si affaccia dalla sua stanza: Flavietto, scusa ma qua ci sono dei maleducati che dormono… Ribaltare sempre, ecco la strada.” 

In tv tutti i giorni tra L’eredità e il Pranzo è servito, prossimamente il ritorno evento in Don Matteo 13, una carriera navigata ma che nasconde  ansie e paure, che si manifestano sempre prima di salire sul palcoscenico. Insinna rivela: “se il mestiere lo senti, non ti abitui mai, è sempre un debutto, si riparte ogni giorno da zero a zero perché non hai fatto niente, è questo l’insegnamento del teatro. Quell’ansia lì c’è sempre, poi cerchi di tramutarla in forza, tenti di non farti paralizzare, ma non sarà mai una passeggiata. L’ansia, tanta, ci sarà sempre. Vittorio Gassman, un monumento, era terrorizzato di fare quel passo lì, per entrare in scena, dal buio al palco. Poi si accendeva e diventava lui.”

Nel 2017 Striscia la Notizia trasmise alcuni famosi fuori onda di Affari Tuoi, che tanto fecero discutere. Al Corriere il conduttore parla di Antonio Ricci, patron di Striscia, e di quelle polemiche: “Io vivo a Roma, non mi è capitato di incontrarlo… Sono una persona coscienziosa, io devo fare pace con me, con il mio comportamento: se lo sbagli, lo sbagli. Non c’è se e non c’è ma. Io devo fare pace con me, devo perdonarmi io“.