Flavio Montrucchio, volto simbolo di Discovery, si racconta: il successo del presente e i progetti per il futuro

E’ iniziata lo scorso 4 gennaio su Real Time la sesta edizione di “Primo Appuntamento”, mentre si appresta ad andare in onda sulla stessa rete, domani sera, la seconda edizione di “Bake off – Dolci sotto un tetto”.

A condurre entrambe le trasmissioni un volto ormai simbolo del canale, Flavio Montrucchio, che, intervistato da Tvblog, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Quest’anno arriveremo ad avere trenta prime serate di Primo Appuntamento, con le quali speriamo di non stancare il pubblico. E’ una promozione che ci siamo guadagnati sul campo e per la quale ringrazio Discovery per la fiducia che ancora una volta ci ha concesso.” 

Riguardo Bake off, invece, ha svelato alcune novità: “Quest’anno nel selezionare le coppie abbiamo preferito selezionare coppie generazionali formate da genitori con figli piuttosto che da nonni con nipoti. Quando accoglieremo poi nelle nostre cucine degli ospiti, tenterò anch’io di mettere le mani in pasta.”

Sicuramente questi anni di conduzione non gli hanno fatto mancare tante soddisfazioni e una solida crescita professionale, rivelando la cosa che più lo rende orgoglioso finora: “Sicuramente la serenità che ho trovato a Discovery. Qui ho sempre sentito una fiducia da parte dei dirigenti che mi ha messo nelle condizioni di portare di volta in volta anche qualcosa di mio nelle trasmissioni che faccio. Secondo me i conduttori non possono essere dei pappagalli che ripetono un copione. Alla lunga ognuno tenta di dare un proprio stile.”

Spazio, infine, ad alcune suggestioni per il futuro, tra cui una serie di format e progetti nel cassetto: “Avrò già scritto venti programmi, di cui al momento non è stato prodotto nessuno. Mi piacerebbe poter offrire una trasmissione pensata e scritta da me alla conduzione di qualcun altro. Negli anni ho capito che la televisione è fatta di tempi e nulla va ricercato con frenesia. Questa è una professione che si costruisce tassello dopo tassello”, aggiunge, “Io ancora alla conduzione mi sento acerbo, nonostante da vent’anni faccia tv e da più di cinque anni mi dedichi esclusivamente a questa”.