#FlavioInsinna e quel desiderio di “distrazione”: “Con #LEredità cerchiamo di strappare un sorriso”

In un palinsesto largamente appaltato a trasmissioni informative e di approfondimento, c’è una fascia, quella del preserale, che continua a garantire al pubblico di Rai 1 un appuntamento al quale continua ad essere affezionato.

“Con L’Eredità cerchiamo di offrire un po’ di distrazione agli spettatori. Parliamoci chiaro, questo non è un momento facile per nessuno. Ma anche un gioco può aiutare, noi ce la mettiamo tutta”. A garantirlo è Flavio Insinna, conduttore del quiz dal settembre 2018, dalle pagine di Repubblica, alle quali ha concesso una lunga intervista.

In tempo di Covid, anche lo studio 4 “Fabrizio Frizzi” dal quale va in onda il quiz si è svuotato: “Come negli uffici, come ovunque. Prima entravo e abbracciavo gli amici della redazione: scherzi, battute, caffè, dolcetti. Ora c’è il plexiglas, manteniamo le distanze, ci togliamo la mascherina tre secondi prima di entrare in studio. Poi giochiamo, proviamo a portare buonumore e serenità. Penso che la tv possa intrattenere e debba farlo, specie in momenti come questo”.

Per sopperire al vuoto lasciato dall’assenza del pubblico, il rimedio secondo Insinna è l’empatia con i concorrenti: “Senza di loro non si può fare la trasmissione. Con loro ho creato un mio piccolo protocollo di accoglienza: imparo bene la loro
storia, così li metto a proprio agio”.

Dalle sue parole traspare il desiderio di trasmettere “un po’ di entusiasmo in giornate sempre più difficili: “In TV stiamo tutti moltiplicando gli sforzi. Ci sforziamo di creare un’atmosfera, per strappare un sorriso a chi sta a casa. Adesso il mio orgoglio è cercare di far distrarre gli italiani per un’ora. Siamo in onda tra La vita in diretta, che davvero rincorre la vita con le sue storie spesso drammatiche, e il Tg1 – che lanciamo con orgoglio – e che ci informa: 19 mila contagi. Ma poi in redazione arrivano i disegni dei bambini, e devi ritrovare il sorriso”.