Sabato 5 settembre, ovvero domani sera, andrà in scena, in un’inedita cornice, quella di piazza san Marco a Venezia, la finale di quello che viene considerato in Italia il secondo premio letterario per importanza e prestigio, il Premio Campiello, che incarna un’idea di letteratura più popolare, se così si può definire, rispetto al rivale Premio Strega.
La novità di quest’anno non è solo nella location scelta dagli organizzatori, ma anche nel fatto che la serata di premiazione non sarà trasmessa in televisione, dopo due anni consecutivi in cui questo è avvenuto su Rai 5, in seguito a una prima prova già nel 2016. La novità potrebbe sorprendere dal momento che la conduzione è stata affidata a Cristina Parodi, giornalista di lungo corso sul piccolo schermo, con alle spalle anni di TG5, Verissimo e tre edizione della Vita in Diretta, mentre la serata è curata e ideata da Massimo Martelli, sceneggiatore e regista cinematografico, oltre che autore televisivo (per citare le ultime sue tappe del curriculum basta annoverare gli ultimi due Festival di Sanremo).
Inoltre bisogna ricordare che fra i finalisti di domani sera compare il maestro Francesco Guccini con il suo “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto”. Insomma, di certo non una serata di minor rilievo rispetto a quella presentata lo scorso anno da Andrea Delogu dal Teatro La Fenice, abituale sede della premiazione finale. Peccato però che la Rai abbia deciso di derubricare la diretta dell’evento ha un semplice streaming trasmesso dal portale di Rai Cultura. E qui, quindi, sorge spontanea un’ulteriore domanda: perché non trasmetterlo su Rai Play?
A partire dallo scorso novembre con Viva Rai Play di Rosario Fiorello, l’azienda di viale Mazzini ha infatti portato avanti un’incessante azione per rafforzare la propria piattaforma, continuando anche nei mesi del lockdown a fornire contenuti inediti, come ad esempio il docu-viaggio di Jovanotti, “Non voglio cambiare pianeta”, o i film trasmessi in esclusiva quando ancora le sale cinematografiche erano chiuse.
Durante il periodo sanremese, ricordato da tutti come l’ultimo scampolo di normalità vissuto a livello collettivo, è andato poi in onda sempre su Rai Play l’Altro Festival, la nuova versione del Dopo Festival, così come alle 13:00 venivano mostrate le conferenze stampa moderate da Giorgia Cardinaletti.
Appare quindi un mistero il motivo per cui si è deciso di non trasmettere lo streaming della finale del Premio Campiello sulla principale piattaforma della Rai. Sicuramente a viale Mazzini avranno qualche spiegazione da fornire, che però ancora non ci è giunta. Nel frattempo ricordiamo che la serata verrà riproposta poi, sabato 19 settembre, su Rai 5, in prima serata, sotto forma di film documentario, così come avvenuto nel 2017.