#FedericaSciarelli non lascia #ChilHaVisto. “Resteremo sempre terzi, ma non omissivi”

Difficile trovare, di questi tempi, un volto e un nome che metta tutti d’accordo nel campo del giornalismo televisivo. Eppure Federica Sciarelli è riuscita, nel corso della sua carriera in Rai, a ottenere questo primato e a scomodare i grandi dell’informazione, come Maurizio Costanzo, che si prodigano affinché non lasci, dopo 16 lunghi anni, la scrivania di Chi l’ha visto?.

Nessuna marcia indietro: la Sciarelli, in un’intervista a La Repubblica della scorsa settimana, ha confermato la sua presenza nella nuova stagione del programma che dà voce a chi non riesce a ottenere la giustizia che merita. Chi l’ha visto?, però, le provoca dolore. La voglia di scavare dentro storie irrisolte, sommerse e dimenticate, la logora dal punto di vista psicologico, ma ogni anno prevale l’orgoglio di essere utile e fare giustizia: motivi che danno senso al proprio lavoro.

“Sto dalla parte delle vittime e dei familiari e se c’è un abuso di potere non faccio finta di niente”: la giornalista racconta così la sua missione. La forza del dovere verso i più deboli e le vittime, dimenticate, spesso, dalle istituzioni e dall’opinione pubblica. La trasmissione di Rai 3 è uno dei programmi televisivi più longevi: dal 1989 accompagna i casi di cronaca fino alla conclusione delle indagini. Anche quando le sentenze non soddisfano pienamente le vittime, la Sciarelli non riesce a darsi pace.

In un’intervista di quest’oggi a Il Fatto Quotidiano, rivela la forte empatia nei confronti del dolore altrui. Dolore da cui non riesce a liberarsi nemmeno durante le sue passeggiate in bicicletta in giro per l’Italia. “Partiamo da Palermo e subito mi viene in mente Giusi Ventimiglia, una giovane donna scomparsa incredibilmente […]. Arriviamo all’Isola delle Femmine e mi accorgo che è il posto di altre due possibili morti bianche, Stefano e Antonio Maiorana, padre e figlio” – racconta la conduttrice.

O ancora, il caso di Marco Vannini da cui non riesce a separarsi. Tutti motivi per cui, dopo tanti anni e numerosi riconoscimenti, avrebbe voluto staccare un po’ la spina. Forse per riprendere fiato, per allentare la pressione psicologica che procurano i casi di cronaca che racconta e interiorizza, e da cui non riesce a staccarsi nemmeno durante le pause.

Anche questa volta, però, Federica Sciarelli ha deciso di tornare sui propri passi. Nonostante il neo direttore di Rai 3, Franco Di Mare, le avesse offerto, in alternativa, la conduzione di un talk politico (altra sua grande passione), la giornalista ha abbandonato l’idea di cambiare rotta e ha scelto di proseguire con il marchio che l’ha resa celebre al grande pubblico.

Lasciare la sua trasmissione avrebbe significato abbandonare anche tutte quelle persone che si affidano a lei, alla redazione, allo spirito del programma, per ottenere quella giustizia, anche mediatica, che non concede la magistratura. Non l’Italia dei cimiteri: “a volte è grazie a noi che le notizie da brutte si fanno belle” – afferma ancora a Il Fatto.

Chi l’ha Visto? è la magistratura della gente comune, dove, troppo spesso, i giudici perdono credibilità e autorevolezza. Buona pratica dei giornalisti è quella di mantenersi neutrali di fronte anche a situazioni di particolare sofferenza: “Terzi, ma non omissivi” – risponde la Sciarelli a chi la accusa di essere troppo emotiva, dentro le storie che racconta. “Una giornalista ha il dovere di chiedere verità e di cercarla. Altrimenti non è un programma ma uno spot.”