Dopo una seduta dell’Ufficio di Presidenza della commissione di Vigilanza Rai, è arrivata la notizia: il presidente Alberto Barachini convoca con estrema urgenza l’amministratore delegato, Fabrizio Salini. All’ad di Viale Mazzini verranno sottoposte numerose questioni, prima fra tutta quella cara a Michele Anzaldi di Italia Viva, che preme, così come in gran parte dei commissari, affinché si renda attuativa, come promesso nel corso dell’audizione dello scorso gennaio dallo stesso Salini, la risoluzione sugli agenti, per evitare conflitti di interessi fra gli stessi (e le proprie case di produzione) e i conduttori da loro rappresentati. Si teme infatti per l’autunno e per la prossima stagione televisiva, ormai alle porte, un’aspra lotta per contendersi il maggior numero di spazi possibili fra due dei principali agenti, cioè Beppe Caschetto e Lucio Presta.
La Vigilanza vorrà quindi vagliare, prima che essi vengano licenziati in maniera definitiva dal CdA, gli stessi palinsesti che si stanno venendo a creare in queste ultime ore: particolare attenzione dovrebbe essere riservata agli spazi di approfondimento, dove parrebbero esserci, come vi abbiamo raccontato, diverse novità. Valeria Fedeli del PD ha inoltre presentato altre due interrogazioni alla stessa Rai: la prima riguarda un servizio di Report andato in onda senza aver dato diritto di replica al comune di Firenze, seppure questo avesse risposto alla redazione del programma condotto e capeggiato da Sigfrido Ranucci, la seconda invece lo scivolone di Caterina Balivo, che, intervenendo nello scorso appuntamento di Tv Talk, è incappata in un errore, ricordando come prima Presidente donna della Camera dei Deputati Irene Pivetti, invece di Nilde Iotti, senza però essere corretta da nessuno dei presenti.
Salini quindi pare che dovrà sottoporsi a un’infuocata seduta della commissione di Vigilanza Rai, prima di poter dormire sonni tranquilli, dopo aver condotto a porto la delicata questione legata ai palinsesti. Il tempo però che resta da qui al Consiglio d’Amministrazione, previsto per mercoledì prossimo, inizia a ridursi ed è per questo che ieri l’amministratore delegato ha tenuto un incontro con i propri collaboratori per fare un punto sull’attuale situazione. Nel corso della riunione ha ribadito più volte come “dalla pandemia è necessario uscire con modelli diversi, non è un’opzione ma un dovere”, prendendo atto che “il sistema non è più lo stesso e non sarà più lo stesso”. Si è anche parlato di una riduzione dei compensi per i collaboratori, ritenendolo “il minimo” e segnando invece come presupposto da cui ripartire “una più accentuata rivalutazione delle risorse interne”, seguendo quanto fatto ad esempio ieri con il riconoscimento del ruolo di giornalisti, per quei nomi rimasti per anni sommersi nella carte impolverate di Viale Mazzini.
Un altro aspetto toccato da Salini sarebbe quello di una razionalizzazione generale, con cambiamenti a partire dall’organizzazione delle prime e seconde serate, anche per quanto riguardo la durata, “evitando sprechi di risorse che non portano valore di servizio pubblico e commerciale”. Insomma un piano complesso e articolato per poter limitare i danni che potrebbero nascere inevitabilmente in seguito all’emergenza di questi mesi, che ha avuto un forte impatto anche sulla televisione.