La corsa contro il tempo di #EnricoBrignano: da questa sera su #Rai2 il one man show #UnOraSolaViVorrei

Una vera e propria corsa contro il tempo quella di Enrico Brignano che torna in TV con un one man show inedito. In un panorama di “programmi maratona”, l’attore e conduttore si mette alla prova con “Un’ora sola Vi vorrei”, un progetto innovativo in cinque prime serate della durata di un’ora, in onda da martedì 22 settembre su Rai 2.

Ci sono i monologhi graffianti ed esilaranti sull’attualità, che nascono dalla capacità del comico di mettere in scena un’analisi divertente, e allo stesso tempo divertita, dei fatti della settimana, dove la satira è il mezzo portante per decodificare e raccontare quel che accade ogni giorno. E c’è la musica, suonata e ballata, che tiene il ritmo al conduttore e lo accompagna nella sua corsa contro i minuti che passano con una Resident band sempre presente in studio e dei danzatori e performers pronti a dare vita a originali momenti artistici. Non mancheranno in alcune puntate ospiti di eccezione e in questa prima puntata verrà coinvolta sul tema portante del programma, il tempo, la cantautrice Malika Ayane.

Sessanta minuti di show: una sfida non facile per un Artista abituato ad intrattenere il pubblico anche per tre ore di seguito nei suoi spettacoli teatrali, sempre record di presenze in tutta Italia. Ogni cosa è concessa pur di stare dentro il tempo stabilito, tutto può essere condensato e sintetizzato con effetti anche imprevedibili: le canzoni, le pubblicità, i balletti, i pensieri.

La trasmissione è a cura di Enrico Brignano e ideata con Riccardo Cassini, Piero Guerrera, Luciano Federico e Manuela D’Angelo. La produzione è Itv Movie (Patrizia Sartori) per Rai 2 (Cristina Carunchio produttore esecutivo e Valeria Destefanis capo progetto RAI), la regia è di Cristiano D’alisera, la fotografia a cura di Marco Lucarelli mentre la scenografia a cura di Marco Clazavara e le coreografie di Emanuele Cristofoli.

Sarà l’occasione per Brignano per camminare tra i ricordi del passato e un ponte gettato sul futuro, passeggiando sulla linea tratteggiata del nostro presente sempre affannato, rincorso, in equilibrio tra i minuti che scorrono veloci.