#EmaStokholma approda su Rai 4 con #StrangerTapeInTown: “La radio è la mia comfort zone, ma questo programma lo sento mio”

“Stranger tape in town” sarà la nuova avventura di Ema Stokholma su Rai 4 dal 5 novembre per 4 puntate, un viaggio alla scoperta delle periferie italiane dove nascono le stelle del rap e della trap. Dopo “Stranger Europe”, la conduttrice di Back2Back su Radio 2 con Gino Castaldo sta per cominciare un’avventura televisiva che però mantiene sempre un legame con il suo mondo, quello musicale. Ketama 126, LXX, Radical, Geolier, Lele Blade, Shade, Rosa Chemical, Ernia e Anna Pepe saranno i suoi compagni di avventura con la loro musica.

Intervistata da Silvia Fumarola di Repubblica racconta: “Amo i giovani, hanno uno sguardo pulito sulle cose, esprimono il proprio punto di vista liberamente. Le periferie sono fonte di ispirazione per la musica, il luogo dove nasci ti segna”.

E sul suo rapporto con la TV svela: “La verità è che mi piace molto di più la radio, è la mia comfort zone, non so chi devo ringraziare per aver messo Gino sulla mia strada, mi diverto, è il lavoro più bello del mondo. In televisione non mi sentirei di fare qualsiasi cosa, però un programma sulla trap l’ho sentito mio, mi incuriosiva incontrare le nuove generazioni, così talentuose, parlare con i ragazzi di creatività, tabù e libertà”.

Anche se in realtà la TV l’ha frequentata da ospite“Sì ma a volte non la penso come gli altri e mi trattengo dal dire quello che mi passa per la testa se no è un casino. Sono andata a La vita in diretta e mi sono trovata bene. Però mi chiedo se davvero la gente sia interessata a sapere come la penso io sulle cose. Diventare un personaggio televisivo non è il mio obiettivo”.

Con questa nuova trasmissione nata con la collaborazione di Fish Eye e con la direttrice di Rai 4 Roberta Enni si sente sicura: è sicuramente un linguaggio diverso per la tv italiana. E su una sua idea di TV dice: “In Italia è complicato perché sono stati fatti danni e ora ci lamentiamo. Io sono pro donne e pro tutti. Mi piacerebbe vedere più persone transessuali in tv, che ci fosse più libertà”.