#ÈSempreMezzogiorno! ed è di nuovo #AntonellaClerici tra entusiasmo e incertezze

«È un fantabosco, con fate, gnomi e un albero magico. C’è un grande led dove scorrono in diretta le immagini del bosco che circonda casa mia. E poi al centro dello studio una cucina che ricorda la mia: per me il salotto buono è sempre stato la cucina, gli ospiti li accolgo lì, in quello che è il focolare della casa. Penso a un programma che vuole dispensare gentilezza; la saggezza invece è rappresentata da tre nonnine. La parola d’ordine è solarità».

È questa la nuova Antonella Clerici che riparte dal day time che è il suo habitat naturale con È sempre mezzogiorno!, un format di Stand By Me.

All’inizio ha vissuto non molto bene la scelta della direttrice De Santis di tenerla fuori dai giochi. Una delusione che poi ha trasformato in un’opportunità per ripensare alla sua vita e a tante cose. Il trasferimento ad Arquata Scrivia (luogo da cui inizialmente sarebbe dovuta andare in onda la trasmissione), tra appennino ligure e piemontese, è stato decisivo. Forse, come dice lei, poteva essere un salto nel buio ma invece ha conosciuto un mondo. Un mondo che ora è pronta a portare in tv.

A Renato Franco del Corriere racconta il suo nuovo format all’insegna della tv pacifica, serena, quella che dispensa gentilezza e buone maniere, saggezza.

“Penso che tutti noi abbiamo bisogno di recuperare un po’ di lentezza: la mia idea è portare la provincia e la natura in televisione. Dove vivo adesso non sono una privilegiata, in tanti hanno un pezzetto di terra. Nel programma mi circondo di gente normale che porta la sua esperienza di vita in tv”.

E visto che tornerà nella stessa fascia occupata con La prova del cuoco, su Elisa Isoardi ha detto:

«Adesso la chiamerò per Ballando… A differenza di quello che si pensa non c’è nessuna antipatia, non c’è mai stata una guerra personale con lei, anzi è una delle persone che ho sentito di più. Penso invece sia giusto che Elisa abbia finalmente un programma che sia suo, a sua immagine e somiglianza, come vuole lei».

Dopo l’addio che aveva considerato definitivo non avrebbe mai pensato di tornare.

“Avevo bisogno di ritrovarmi, venivo da 15 anni di successi come il Festival o le prime serate del sabato. Ma avevo fatto anche alcuni programmi per compiacere gli altri. Ero demotivata, non avevo l’entusiasmo degli esordi, e poi è arrivato anche lo stop non voluto all’epoca De Santis. Oggi le direi grazie, perché se avessi fatto un’altra stagione sottotono non avrei questo entusiasmo. Alla fine quello stop è stata un’opportunità. Ho vissuto due anni nel mio bosco, ho coltivato e ho pensato alle mie due grandi passioni: la famiglia e la crescita di mia figlia; e la televisione. La proposta del direttore Coletta mi ha fregato: mi ha fatto credere di lavorare a un progetto piccolo, e alla fine mi ha chiesto un programma di un’ora e mezza: si vede che fare le cose in piccolo non è nel mio karma. Io di mio ho posto una condizione: avere un solo anno di contratto».

Una scelta corretta per una signora della tv che non deve dimostrare niente a nessuno e che si mette in gioco con una una nuova sfida, una nuova prova che però affronta con consapevolezza. Rivedendo le sue trasmissioni è molto critica verso se stessa. Ha parlato di alcuni programmi sbagliati in cui invece di seguire se stessa, ha dato retta a come la volevano gli altri: sobria, impostata e dipendente dal gobbo, o come si è definita lei “un cavallo domato”.

So che mi devo riconquistare il pubblico, vediamo se riesco a far passare l’idea di gentilezza che voglio trasmettere o se la tv in questi due anni è cambiata. Ho ascoltato molto me stessa, mi sono liberata di tante zavorre e mi son detta che devo fare un programma a modo mio, cucito su di me. E poi se non si rischia mai niente che vita è?».

Sulla nuova avventura della Clerici c’è anche Giovanni Torelli di Libero a dire la sua. Per raggiungere il risultato del 14% di share, il programma è stato infarcito di tutti gli ingredienti che dovrebbero renderlo uno show ultrapop: “un po’ Salottino buono, un po’ Cucina, tutto chiacchiere e digestivo”. Ma come dice il giornalista, il vero limite del programma è legato alla sua conduttrice che ha fatto principalmente programmi di cucina e di musica, dei vestiti che le sono stati sempre fatti indossare ma che forse ora le stanno anche un po’ stretti.

Nello spot di lancio, fa notare giustamente il giornalista, la Clerici appare nelle vesti di una addormentata che viene svegliata nel bosco (la metafora della sua rinascita a nuova vita in Rai). In teoria, ma solo in teoria, è anche l’immagine di un cambio radicale: proprio come nella favola, dove la bella addormentata, una volta desta, rompe per sempre il sortilegio. La Clerici invece, afferma Torelli, si risveglia, ma per continuare a fare quello che ha sempre fatto e che potrebbe anche smettere di fare.