È il tempo delle scelte per il magistrato Saverio Barone: su Rai 2 torna Il Cacciatore con la terza stagione

Una posta in gioco sempre più alta, ma anche un equilibrio emotivo difficile da ritrovare: si muove su questo duplice binario – tra la vita professionale e quella familiare del magistrato Saverio Barone – la terza stagione della serie “Il cacciatore”, in onda da questa sera, mercoledì 20 ottobre, in prima serata su Rai 2.

Coproduzione Cross Productions e Beta in collaborazione con Rai Fiction, la serie con l’attore romano Francesco Montanari nei panni del magistrato conferma lo stile serrato e movimentato che la ha fatta apprezzare dal pubblico, con la direzione di Davide Marengo per 5 puntate e Fabio Paladini per altre 4, con le atmosfere create dalla fotografia di Davide Manca. Un racconto della lotta alla mafia tra action e poliziesco, senza perdere le sfumature tipiche di un periodo storico particolarmente tormentato per il Paese e per la Sicilia in particolare.

Dopo aver affrontato la nuova mafia corleonese, emergente ai primi anni ’90 e aver messo a segno la cattura di Brusca, il procuratore Saverio Barone dovrà destreggiarsi tra le minacce di morte che lo costringono in un bunker, il difficile rapporto con la figlia e l’arrivo di una nuova collega, interpretata da Linda Caridi, che superate le insicurezze saprà farsi spazio in Procura. Nelle otto puntate di cui è costituita la serie c’è un’altra new entry: Peppino Mazzotta, molto amato dal pubblico nei panni del braccio destro del commissario Montalbano e ora nel ruolo di Nicola Calipari. Più giovane, ma già rodata un’altra nuova presenza, quella di Danilo Arena, a cui spetta il compito di dare corpo a un ragazzo ansioso di entrare nel mondo della criminalità organizzata e dimostrarsi capace di farne parte.

Alter ego letterario dello scrittore ed ex magistrato Alfonso Sabella, nella terza stagione della serie liberamente tratta dal libro “Cacciatore di mafiosi” Barone affronta una crisi personale e mette in discussione il senso del suo lavoro: si domanda quante possibilità ha di riuscire a battere il suo nemico e cosa fare per non mandare in frantumi il suo universo personale. Un dualismo interiore che sullo schermo si traduce nei claustrofobici spazi del bunker sotterraneo in cui Barone è costretto in totale antitesi all’ampiezza delle campagne corleonesi in cui si muovono i mafiosi a cui dà la caccia.

Girata tra Palermo, Alghero e Roma, con un linguaggio che si avvicina più a quello del cinema che a quello della classica fiction, “Il cacciatore” torna sullo schermo forte dei riconoscimenti già ottenuti non solo in termini di ascolti, ma anche di riconoscimenti, in particolare per Francesco Montanari, che nel 2018 nel per il ruolo di Saverio Barone ha ottenuto il premio Flaiano e vinto come miglior attore protagonista a Canneseries, il Cannes International Series Festival.

 

ANTICIPAZIONI prima puntata

Episodio 1 – “Boom”. Il Pm Saverio Barone è nel mirino del mafioso Vito Vitale.
Per questo motivo, da mesi vive rinchiuso in un bunker nei sotterranei della procura di Palermo, senza vedere la sua ex moglie Giada ma soprattutto senza poter vedere sua figlia Carlotta.
C’è anche un altro motivo per cui il magistrato si è isolato: lavorare all’indagine segreta su Pietro Aglieri e Bernardo Provenzano che gli ha affidato il suo capo Elia. I due mafiosi rappresentano una mafia nuova, abile ad insinuarsi negli uffici e nei ministeri, e per questo molto più pericolosa rispetto all’ala “stragista” di Cosa Nostra, capace solo di sparare, guidata da Vitale.
A rendere ancora più complicata la vita di Saverio in procura ci pensa la nuova arrivata, Paola Romano. La giovane, timida e insicura, è considerata da tutti una raccomandata per via di suo padre, eminente avvocato. Paola viene affidata a Saverio che però non ha proprio il tempo per farle da mentore: deve trovare Vitale in fretta e la strada giusta può essere quella di approfittare della rete di amanti che il mafioso visita regolarmente nonostante la latitanza.
Pietro Aglieri, intanto, accoglie un nuovo adepto, Davide. Il ragazzo, entusiasta di essere al cospetto del carismatico e colto boss, viene iniziato alla vita criminale, ma riceve anche l’istruzione che gli manca. In questo modo può tornare alla carica con Sonia, ragazza di cui è da tempo innamorato, senza però essere corrisposto.
I comportamenti imprudenti di Vitale, che si sposta di continuo per visitare le sue donne, suscitano il disappunto della sorella Giusy e di uno dei suoi sgherri, Renda, che dopo aver capito che il suo collerico boss vuole ucciderlo, si consegna spontaneamente ai carabinieri. Saverio, nonostante sia schiacciato da frequenti attacchi di panico, si precipita ad interrogarlo. Ma nel tragitto la sua macchina blindata ha un incidente. Non ci sono conseguenze, se non che Elia è costretto a firmare un ordine temporaneo di trasferimento in Trentino per Barone.