Dalle serie tv al cinema passando per il ritorno di Zelig: Claudio Bisio ripercorre il suo 2021 e svela: “Mediaset mi ha chiesto progetti…”

Film, serie tv e intrattenimento. Claudio Bisio non si sta facendo mancare nulla in questo 2021 che lo sta vedendo alle prese con diverse sfide: il glorioso ritorno di Zelig su Canale 5, le serie “Tutta colpa di Freud”, in prima tv sempre sul primo canale Mediaset, e “Cops 2” su Sky Cinema, ma anche al cinema con il film di Germano Lanzoni “Mollo tutto e apro un chiringuito”.

Al Corriere della Sera, in un’intervista rilasciata a Renato Franco, parla proprio di questi suoi progetti, partendo da “Tutta colpa di Freud”. La serie, inizialmente rilasciata su Prime Video racconta “tre storie di ragazze viste attraverso un padre divorziato che fa lo psicanalista. Una con dubbi sessuali tra uomini e donne; l’altra secchiona, studiosa e ansiosa; l’ultima dietro una parvenza di disinibizione nasconde tante insicurezze.” spiega Bisio. “È una commedia che affronta la paura di crescere, l’ansia per il futuro. Di solito nelle serie c’è molto melò, o molta avventura, qui siamo in un piano diverso, tra Orgoglio e pregiudizio e Friends”.

Ma “Tutta colpa di Freud” non è stato l’unico impegno per il comino nel mondo delle serie. Infatti, a distanza di un anno dalla prima stagione, torna “Cops”, serie che mescola generi come poliziesco e giallo, ma anche comedy e surreale, andrà in onda questo lunedì, 6 dicembre 2021, e il 13 dicembre su Sky Cinema Uno. “Quest’anno la sceneggiatura di Sandrone Dazieri spinge sul noir. Se Freud è più completa e rotonda, Cops è più ambiziosa perché ha dentro una comicità demenziale, sopra le righe, surreale, in stile Una pallottola spuntata, più diffcile per le nostre abitudini. È l’avventura di una banda di poliziotti pasticcioni, stralunati e imprevedibili, con tanti ingredienti sicuramente più giovanili.”

Per guardare all’intrattenimento dobbiamo invece tornare nella prima serata di Canale 5, dove da 3 settimane è ritornato Zelig, forse la vera (ri)scoperta di quest’anno che, complice l’effetto nostalgia, ha saputo intrattenere milioni di spettatori davanti allo schermo. Effetto nostalgia anche per il conduttore che ripercorre, attraverso le parole stampate sulle pagine del quotidiano, l’abbandono allo show avvenuto ormai 10 anni fa: “Mi sembrava ci fosse un po’ di stanchezza, o forse confondo la mia stanchezza personale con quella della comicità italiana” afferma motivando l’addio alla passata edizione. “Sentivo un po’ di ripetitività in quello che facevo e in quello che c’era intorno a me. La mission personale è stata lanciare nuovi comici, per questo abbiamo provato a mescolare, a fare un ibrido tra i volti storici e i giovani. Non mi interessava attingere solo alla nostalgia, è necessario nuotare anche lievemente controcorrente.”

In chiusura di intervista, Bisio non nascode di aver ricevuto proposte da parte dell’editore di Cologno Monzese per dei nuovi progetti che, tuttavia, sembrano non convincerlo a pieno: “Mediaset mi ha chiesto progetti sulla comicità, ma io ho idee per la seconda serata, dove mi piacerebbe fare da tutor, fratello maggiore, capocomico, ma è quasi impossibile: la seconda serata non esiste più.”