Da oggi in #Rai a molti dipendenti spetta la qualifica di giornalisti. Ecco i nomi (Anteprima cheTVfa)

Si annuncia essere una “sanatoria” che cambierà notevolmente gli equilibri in Rai all’interno delle trasmissioni di infotainment. Da oggi molto inviati, redattori, autori delle trasmissione di daytime, e non solo, dovranno essere qualificati con un contratto da giornalisti, che li differenzierà dal marasma indifferenziato che negli ultimi anni ha caratterizzato l’azienda pubblica di Viale Mazzini.

Finalmente dovrebbe essere stata fatta chiarezza, o almeno così sperano gli interni Rai, che, dopo aver dimostrato di aver svolto un lavoro continuativo, anche in diverse produzioni, negli anni che vanno dal 2013 al 2018, hanno ottenuto l’agognato riconoscimento. Già lo scorso 15 maggio il sindacato dei giornalisti del Servizio Pubblico, l’Usigrai, aveva esultato alla notizia dell’approvazione nel Cda del riconoscimento del contratto giornalistico per tutti i meritevoli: “Un atto di giustizia per centinaia di colleghe e colleghi che da anni aspettavano il giusto contratto giornalistico” aveva annunciato con una nota il comitato esecutivo, ringraziando fra gli altri anche l’amministratore delegato, Fabrizio Salini.

Chissà però se il sindacato sarebbe così entusiasta sapendo che nell’elenco, che viene titolato “ACCERTAMENTO INTERNO PER GIORNALISTI 2019”, si trovano anche volti che sì, hanno lavorato nell’azienda fino allo scorso anno, ma che attualmente hanno trovato casa altrove. Un’esempio su tutti Francesca Biagiotti, ora a L’Aria Che Tira di Myrta Merlino, dopo essere stata inviata e autrice di #CartaBianca, Petrolio, Ballarò e Millenium: la giornalista, nonostante dallo scorso settembre non lavori più per trasmissioni Rai, avrebbe quindi comunque la possibilità di essere riconosciuta con un contratto adeguato dall’azienda pubblica, in caso di un eventuale ritorno. Forse è giusto così dal momento che comunque i requisiti richiesti erano soddisfatti (periodo dell’impiego e appartenenza all’albo dei professionisti), mentre la sua partenza potrebbe essere stata dettata proprio da ragioni legate al tipo di contratto che sanciva la sua unione con Viale Mazzini.

Nel vastissimo elenco si trovano però tantissimi volti delle principali trasmissioni quotidiane, fra le quali spicca sicuramente La Vita In Diretta, che vedrebbe essere riconosciuti ben 11 persone, di cui la maggior parte inviati del rotocalco pomeridiano di Rai 1: Massimiliano Bruni, Linda Celani, Elena De Vincenzo, Debora Ergas, Massimiliano Franceschelli, Simona Giampaoli, Lorenzo Lo Basso, Edoardo Lucarelli, Lucio Palazzo (autore), Maria Grazia Sarrocco e Giovanna Savini. Altra storica inviata, questa volta del contenitore mattutino dell’ammiraglia Rai, ad essere riconosciuta con la qualifica di giornalista dovrebbe essere Carlotta Ricci, viso caro ai telespettatori di UnoMattina. Anche Federica De Denaro, volto che negli ultimi anni si è legato a Linea Verde Life, oltre che alle edizioni estive del programma domenicale con Federico Quaranta, rientra nella lista.

Per quanto riguarda invece altri autori, che verranno ora riconosciuti anche come giornalisti, troviamo Roberto Fittipaldi, che scrive A Sua Immagine di Lorena Bianchetti – parte anche del team di autori del Borgo dei Borghi, condotto da Camilla Raznovich -, oltre che Yari Salvatella, già inviato del Caffè di Raiuno, oltre che autore, inviato anche di UnoMattina e che ora firma invece Linea Verde. Fa parte della partita anche Rosa Melucci, una dei capi progetto di Agorà, ex-inviata ed “ex-moviolista” dello spazio di approfondimento politico di Rai 3, condotto attualmente da Serena Bortone, così come i suoi inviati Irene Benassi, Sara Mariani e Domenico Marocchi. Non mancano neanche i volti delle inchieste di Presa Diretta, come Giulia Bosetti o Danilo Procaccianti, e di Petrolio (Martina Proietti). Per la Rai 2 di Ludovico Di Meo compaiono anche le gemelle Squizzato, Silvia e Laura, dal 2016 inviate dei Fatti Vostri, mentre ci sono anche nomi riconducibili alla radio, come ad esempio Maria Cristina Cusumanno di Rai Radio 1.

L’elenco si protrarrebbe ancora a lungo, ma noi ci fermiamo qui, sperando di non aver fatto un torto a coloro che non sono stati citati. Vedremo nei prossimi mesi in cosa si tradurrà questo nuovo riconoscimento…