Cinque giorni con altri genitori: al via sul Nove il nuovo format originale #QuasiQuasiCambioIMiei

“Nella mia famiglia non c’è privacy”. “I miei mi stanno troppo addosso”. “Vorrei essere capito di più”. Quanti adolescenti ripetono queste frasi e, magari, provano ogni tanto il desiderio di cambiare genitori? E cosa succede quando un programma televisivo permette di realizzare questo desiderio? Lo racconta “Quasi quasi cambio i miei”, il nuovo format originale prodotto da Endemol Shine Italy per Discovery Italia in onda da questa sera, domenica 14 febbraio, ogni domenica, alle 21:25 sul Nove, disponibile in anteprima su discovery+, in cui due adolescenti, in un esperimento unico, si scambiano la famiglia per cinque giorni scoprendo gioie e dolori dello stare lontani da mamma e papa?.

In ogni episodio di “Quasi quasi cambio i miei”, due ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, apparentemente molto diversi fra loro, si preparano a partire per una destinazione e una famiglia sconosciute. Dopo aver salutato i familiari, che non potranno sentire per i giorni successivi – e senza incontrarsi mai personalmente – i due iniziano a vivere l’uno la vita dell’altro. I ragazzi imparano a conoscere la loro nuova casa, la loro nuova cameretta – magari da condividere con “fratelli” o “sorelle” – e soprattutto, i nuovi “genitori”. Ma se la loro idea è quella di “ora faccio quello che voglio”, si sbagliano.

Ogni giornata è scandita da una tabella di marcia, con attività da svolgere, hobby da coltivare, regole da seguire. Non solo quelle della famiglia, ma anche quelle dell’esperimento, che prevede il ritiro di un oggetto per loro fondamentale: il cellulare. I due adolescenti hanno la possibilità di vedersi nei panni dell’altro solo attraverso le foto che si scambiano tramite un tablet.  Nel corso dei cinque giorni, non mancano malumori e litigi. Lo scambio, infatti, non è facile neanche per le due coppie di genitori: non solo devono accogliere un nuovo “figlio”, ma allo stesso tempo si preoccupano per quello lontano. È un’esperienza fatta di scontri, ma anche di punti di incontro, uno fra tutti  il momento commovente in cui i ragazzi confidano alla “nuova” famiglia il reale pensiero verso i genitori. Una confessione che, inevitabilmente, porta questi ultimi a riflettere e a mettersi in discussione.

Alla fine dell’esperimento, i due adolescenti si congedano dalla famiglia “adottiva” e torneranno alle rispettive case. Avranno sentito la mancanza dei loro genitori? Apprezzeranno quello che hanno?