CheTVfa ricorda… Gianni Bisiach, storico giornalista Rai (7 maggio 1927 – 20 novembre 2022)

“Con Gianni Bisiach scompare una personalità di spicco dell’informazione italiana e una delle firme che hanno contribuito alla storia della Rai. Carriera eclettica e percorso professionale poco usuale, Bisiach è passato dalla pratica della medicina all’indagine dell’attualità e alla rievocazione delle vicende storiche. Nell’informazione del servizio pubblico questo grande curioso ha trovato l’ambiente ideale per esprimere la sua capacità di racconto. Un legame durato 60 anni e centinaia di prodotti di qualità: inchieste e interviste esclusive, rubriche come ‘Radio anch’io’ e ‘Un minuto di storia’. A familiari e amici la vicinanza della Rai”

Così la Presidente della Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes hanno ricordato Gianni Bisiach, storico giornalista scomparso una settimana fa, domenica 20 novembre.

Ma chi era Gianni Bisiach?

Nato a Gorizia il 7 maggio 1927, Bisiach si laureò in medicina e chirurgia, col massimo dei voti, alla scuola di medicina di Asmara e all’Università di Roma. Si specializzò poi in anestesia e radiologia e si dedicò alla ricerca: in Africa si occupò di malattie endemiche e malnutrizione mentre in Italia compì studi in psichiatria, con Franco Basaglia, e in neurochirurgia.

Successivamente, dopo varie esperienze cinematografiche, entrò in Rai grazie al giornalista Massimo Rendina, che aveva conosciuto ad Asmara.

Per la Rai Bisiach fu autore di inchieste giornalistiche e di speciali culturali.

Dal 1958 al 1961 curò la rubrica Testimoni oculari” e nel dicembre 1960 realizzò l’inchiesta in tre puntate sulle spedizioni polari di Umberto Nobile, ottenendo uno straordinario successo (oltre 28 milioni di telespettatori).

Nel 1962 realizzò Rapporto da Corleone”, la prima inchiesta sulla mafia in Sicilia con la collaborazione, tra gli altri, del giudice Cesare Terranova, poi ucciso nel 1979 da Luciano Liggio (che da Terranova era stato condannato all’ergastolo).

Da questa inchiesta, nel 1963 nacque la Commissione parlamentare antimafia.

Nel 1962 a Parigi, con Giorgio Vecchietti e Claudio Savonuzzi, creò il titolo Tv7″ per la nuova rubrica settimanale di approfondimento legata al Telegiornale, della cui redazione farà parte costantemente negli anni successivi, anche come inviato speciale.

L’attività per Tv7 andò di pari passo con quella svolta in Francia per il programma Cinq Colomnes à la Une e in Inghilterra per Panorama. 

Nel 1964 si recò negli USA, affiancando per un mese Walter Cronkite nel suo lavoro quotidiano per la preparazione del telegiornale CBS Evening News e per lo speciale XX Century.

Nel 1965 realizzò l’inchiesta La pena di morte nel mondo”

Realizzò poi inchieste sullo spionaggio con il direttore della CIA William Colby e vari servizi  in Etiopia con l’imperatore Hailé Selassié, a Teheran con lo Scià di Persia, a Londra con i Beatles esordienti,  in Amazzonia con gli Indios, all’aeroporto di Parigi-Le Bourget col cosmonauta Jurij Gagarin (primo uomo nello spazio), a Cape Kennedy con gli astronauti del programma Apollo per gli sbarchi sulla Luna…

Realizzò in tutto oltre 3.000 servizi, puntate e speciali di storia, fra i quali:

  • per Rai 1: le serie Testimoni oculariGrandi battaglieXX secoloLa Seconda Guerra MondialeLa Grande Guerra, 80 anni dopo
  • per RaiSatCome eravamo: moviola della storia
  • per Rai InternationalRicordando il passato
  • per Rai Educational: 100 puntate di Alfabeto TV
  • per la Camera dei deputatiStoria del Parlamento italiano in 2 puntate (1978).

Nel novembre 1980 condusse una trasmissione speciale sul terremoto dell’Irpinia ricevendo una medaglia d’oro del commissario straordinario Zamberletti, il Premio Italia della critica internazionale e il Premio Saint-Vincent per il giornalismo.

Dal 2001 al 2013 realizzò per il Tg1 realizzò la rubrica quotidiana di grande successo Un minuto di storia”

Curò inoltre varie rubriche culturali per Rai Radio 1 e dal 1980 al 1992 fu capostruttura e responsabile del programma Radio anch’io”