#CarloFreccero al FattoQuotidiano.it: “La mia Rai 2 non è in crisi. E su Fazio e Detto Fatto…”

Hanno fatto molto clamore le dichiarazioni rilasciate dal direttore di Rai 2 Carlo Freccero in un’intervista pubblicata ieri sul FattoQuotidiano.it a firma del giornalista Giuseppe Candela. Risposte schiette e per niente banali, come del resto ci ha sempre abituati il rivoluzionario dirigente in forza al secondo canale Rai.

Dalla scelta di De Martino come nuovo volto della rete, all’allontanamento di Adriana Volpe e Giovanni Ciacci, passando per la crisi d’ascolti che sta subendo “Detto Fatto”. Ovviamente, le repliche dei soggetti coinvolti non sono tardate ad arrivare, monopolizzando l’attenzione nell’intera giornata. Soffermiamoci sui passi salienti della conversazione.

Sulle difficoltà nel dirigere una Rete. Non mi sembra più difficile, ho sempre fatto così televisione. La differenza importante è nel tempo a disposizione, avevo solo dodici mesi per lavorare. La mia vera rete inizia adesso. Sta per partire Che tempo che fa la domenica, sperimentiamo al giovedì Maledetti Amici Miei che sarà alto e divertente, ci sarà anche Paolo Conte. Il mercoledì arriverà la fiction italiana inedita, Il Collegio è amato dai più giovani e sarà una vera sorpresa. Ci abbiamo lavorato molto, ci spostiamo negli anni 80 e sarà un gioiello. Il lunedì abbiamo la leggerezza diStasera tutto è possibile e Made in Sud. Arriviamo nella fascia più importante con proposte interessanti.

Una rivoluzione troppo rischiosa? Per fare la rivoluzione ci vuole tempo, si deve cambiare. Bisogna dare continuità ma la tv deve aggiornarsi. Non credo di aver osato troppo, ho cercato di costruire un palinsesto chiaro. L’obiettivo è il raggiungimento del target più giovane, è questo quello che mi è stato chiesto. Dobbiamo anche realizzare degli eventi che assolvono alla missione del servizio pubblico.

Aspettative d’ascolti sull’approdo di “Che Tempo Che Fa” su Rai 2. Anch’io ho fatto qualche ragionamento, da Fazio mi aspetto l’8% di share. So bene che non c’è una abitudine del pubblico in quella fascia, Rai2 fa solitamente il 5%, ottenere tre punti in più in un paio di mesi per noi sarebbe un successo.

Rocco Schiavone riconfermato, dopo le polemiche, su Rai 2. Questo è un discorso che riguarda le strategie editoriali e non posso rispondere. Sono molto contento di avere Rocco Schiavone, anche se il mercoledì dal 2 ottobre avrà concorrenza sul pubblico femminile di Amici Celebrities e su quello maschile con le partite di Champions League.

Continui cambiamenti della programmazione del daytime e ascolti disastrosi. Andiamo con ordine. C’è un programma pagato dalla pubblicità, invece di fare audience porta soldi. Parlo di Nella mia cucina con Carlo Cracco. Non è da considerare come un programma di palinsesto ma come una trasmissione “pubblicitaria”. E’ un branded content, dura mezz’ora e solo per venti giorni. […] Ci vuole pazienza, ne riparleremo a novembre.

Il “problema” Giovanni Ciacci. Ha avuto un problema con la Rai, ha avuto una condanna e non poteva più esserci. E’ stato lui a dare le dimissioni, ho dovuto rinnovare la trasmissione che pian piano crescerà negli ascolti.

La Domenica Ventura ha dimezzato gli ascolti rispetto a Mezzogiorno in Famiglia. Io mi aspettavo ancora peggio, per fare un bilancio aspettiamo due mesi. Il programma costa in totale 14 mila euro, bisogna fare le nozze con i fichi secchi. Simona è bravissima e ce la farà anche questa volta.

Nuovi progetti per Simona Ventura. Ci saranno ma nel 2020, non posso ora anticipare cose di cui non ho ancora parlato con l’amministratore delegato Salini.

La decisione di puntare su Stefano De Martino. Ho avuto ragione, l’ho scelto anche per raggiungere il pubblico più giovane. E’ un volto contemporaneo e moderno. Il suo esordio su Rai2 è stato esplosivo, sono molto soddisfatto di lui e pensare di avere un giudizio unanime è folle.

Le fatiche sul fronte degli ascolti del Tg2 Post. E’ una domanda che deve fare al direttore del Tg2 e non a me.

Il futuro di Freccero dopo il 28 novembre, termine del suo mandato. Al mio successore lascio il palinsesto a cui ho lavorato e che potrete giudicare tra qualche mese. Il 28 novembre finisco e vado via.