Polemiche per la scelta della #DeFilippi per la serata di #Rai1 contro la violenza sulle donne. La Rai si difende

Sono stati presentati ieri, in remoto, i nuovi palinsesti Rai per la stagione televisiva 2020/2021, da cui sono emerse sostanzialmente numerose conferme della stagione passata, complice sicuramente la situazione di incertezza post-covid. Largo spazio agli over 60 con “The Voice senior”, condotto da Antonella Clerici; Paola Perego invece si occuperà di nonni e nipoti con una trasmissione ad hoc. Calano gli stipendi, come spiegato dall’ad Fabrizio Salini:

“La riduzione ai compensi di artisti e conduttori è giusta e sana. In questo momento di grande difficoltà per molti italiani non possiamo avere una Rai disallineata rispetto al resto del Paese.”

Quello che invece doveva essere il fiore all’occhiello dei palinsesti Rai è diventato il principale motivo di discussione nel mondo dello spettacolo e della politica. Evidentemente il riferimento è all’evento speciale contro la violenza sulle donne condotto da Maria De Filippi (in prestito), Sabrina Ferilli e Fiorella Mannoia, che si terrà il 25 novembre in prima serata su Rai 1. Da qui sono nate numerose polemiche.

Insorge l’Usigrai, per bocca del segretario Vittorio Di Trapani:

E’ davvero insopportabile questa idea per la quale c’è sempre bisogno di cercare altrove. In Rai ci sono donne e uomini che si sono contraddistinti per il loro impegno costante su questo tema. Trovo offensivo che tra 12 mila dipendenti non si siano trovate le persone giuste.”

Diverse le parole di Karina Laterza, presidente della Commissione Pari Opportunità della Rai:

Il vero appunto sta nel capire la scelta del messaggio che si vuole portare. Lì bisogna essere molto attenti perché è un punto basilare. Detto questo, credo che serva dare visibilità al tema. Al di là di tutto la Rai non può farne una questione di persone interne o esterne. La Rai riguarda tutto il Paese e la rete ammiraglia è vocata ad attrarre il massimo dell’attenzione. […] Credo che Maria De Filippi, non immediatamente collegata a temi sociali, possa aprire l’audiance e portare quel pubblico meno avvezzo a riflettere su questo tema.”

Michele Anzaldi (Italia Viva), eletto nel 2018 alla Camera dei deputati e membro della Commissione di Vigilanza Rai, non le manda a dire ed afferma:

Per la giornata contro la violenza sulle donne, Rai1 decide di umiliare le donne Rai: lo speciale lo condurrà Maria De Filippi, simbolo della concorrenza. Senza nulla togliere alla De Filippi, alla Rai mancano professionalità interne? Questo sarebbe puntare sulle risorse interne?”

Intervistata da Francesca Paci per La Stampa, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti si è così espressa:

Non credo ci sia in quella serata alcun rischio di banalizzazione, sarà un’occasione importante per parlare di questo tema. Laddove riusciamo a comunicare alle donne che c’è una comunità pronta a raccogliere la loro richiesta di aiuto abbiamo fatto un passo avanti. Durante il lockdown è stato proprio il volto di Fiorella Mannoia a consentirci di parlare a tante donne di violenza domestica.”

Quando le viene fatto notare che tante donne interne Rai non si sentono valorizzate, la sua risposta è alquanto diplomatica:

“Ci sono tante professioniste e vanno valorizzate tutte. […] Quando le donne trovano un obiettivo comune, costruiscono.”