#BiancaBerlinguer e la prossima stagione TV: “A #cartabianca vorrei portare delle novità, tra cui due nuovi volti”

“Mi auguro di portare delle novità, tra cui due possibili importanti presenze in video”. Così esordisce Bianca Berlinguer quando, intervistata da Francesco Rigatelli per La Stampa, le si chiede a che cosa stia lavorando per la prossima stagione (la quinta) di #cartabianca, il talk show politico da lei condotto in onda dall’8 settembre su Rai 3.

Lei, con un passato legato al quotidiano e alla rigorosità del telegiornale della terza rete che ha diretto per sette anni, non prima di averlo condotto per ben venti, si dice molto contenta di poter approfondire temi che vanno oltre il quotidiano: “Si tratta di immaginare una sceneggiatura e di programmare tutte le settimane servizi e ospiti”. Il tutto nella sua ormai decennale casa Rai, dalla quale però si aspetterebbe “una maggiore capacità di sperimentazione, innovazione e coraggio”.

La quinta stagione del suo programma, come già avvenuto l’anno passato, si scontrerà con altri talk show di politica: “Il martedì mi confronto con Giovanni Floris su La7 e Mario Giordano su Rete4, una prova non facile, ma l’anno scorso è andata bene per cui speriamo di ripeterci”, afferma. E mentre Bianca cerca di arricchire il cast del programma, la stagione in partenza agli inizi di settembre stagione sarà invece l’ultima per lo scrittore Mauro Corona, come vi avevamo riportato alcuni giorni fa, i cui frequenti siparietti durante le puntate sono diventati una caratteristica del talk show:

“Sono cominciati per caso quando conducevo #cartabianca quotidiana. […] Poi nel settimanale è iniziato il nostro duetto, sempre improvvisato, che si sa come inizia e non si sa come va a finire”.

Quando le si chiede se l’estetica conti ancora qualcosa nella conduzione di un TG o, più in generale, di un programma, non nega che l’aspetto abbia avuto “un peso nella scelta dei conduttori” del Tg3. Tuttavia “Non è così condizionante. Chi va in video non deve essere per forza bello quanto ispirare fiducia”.

E se la bella presenza dei conduttori non conta più tanto, invece conta il modo in cui si affrontano temi politici. In una televisione dove molti conduttori cercano di essere equidistanti dalle varie parti politiche, per Bianca il “modo giusto di fare tv è rappresentare le più diverse opinioni e porre anche le domande meno comode. Domande a cui però pochi sono disposti a rispondere: “Nessuno si sottopone volentieri a domande incalzanti“.

Spazio nell’intervista anche al suo passato da giornalista figlia del segretario PCI Enrico Berlinguer. A discapito di quello che si possa pensare, la carriera giornalistica di Bianca non è stata in alcun modo ostacolata dal padre. Lei stessa infatti afferma: “Da politico forse non era felicissimo che facessi la giornalista, ma non ha mai voluto condizionare né me né i miei fratelli.”

Una carriera iniziata lontano dalla tv tra le pagine de Il Messaggero e L’Espresso, e passata al piccolo schermo dopo la morte del padre, quando le fu proposto di lavorare a Mixer: “Scoprii l’immediatezza delle immagini per raccontare una storia”.