#AndreaSalerno tira le fila del difficile anno di La7: “Servizio pubblico, noi meglio di altri”. E sul Capodanno…

Un bilancio positivo quello del direttore di La7, Andrea Salerno, alla fine del difficoltoso anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Dodici mesi che hanno stravolto il modo di fare televisione e informazione. Anche per la rete generalista di Urbano Cairo, infatti, la scelta è stata quella di rimanere vicino al pubblico, con notizie, approfondimenti, realtà prossime e lontane che potessero raccontare al meglio la verità.

Intervistato da Renato Franco del Corriere della Sera, Salerno tira le fila della direzione 2020 e afferma di essere orgoglioso del lavoro svolto sino a ora. “Abbiamo sperimentato moltissimo, per primi abbiamo corso il rischio di togliere il pubblico dagli studi“. Ma non solo: diverse conduzioni sono state svolte da casa, prima Lilli Gruber, poi anche Myrta Merlino. “Abbiamo tenuto gli inviati sempre sul campo e mille altre soluzioni ed espedienti che ci hanno permesso di non chiudere alcun programma e al contempo di tutelare la salute di chi lavorava“.

Pensando al 2021 Andrea Salerno si vede proiettato anche verso l‘intrattenimento, ma in modo inusuale, dedicandosi al racconto delle realtà del paese. “Quello che mi piacerebbe fare […] è portare di più le telecamere fuori dagli studi, provando a narrare in maniera profonda il Paese, capire cosa è successo al tessuto sociale, vedere come sono fatti gli italiani“.

L’identità della sua rete è a oggi particolarmente centrata sull’informazione. Tanti i professionisti del settore che ogni settimana raccolgono un grande favore del pubblico, anche a discapito della concorrenza. In particolare, Salerno non si tira indietro e di fronte all’evidente vicinanza in termini di temi e contenuti con Rete 4 afferma: “Non abbiamo una rete da battere, noi facciamo il nostro e sono gli altri che vengono su un terreno sul quale noi sappiamo fare probabilmente meglio“.

Alcuni punti di riferimento certi lo mantengono sicuro della propria idea di tv dedita al servizio pubblico, sempre più riconoscibile anche da parte dei competitor. Particolare riferimento al DiMartedì di Giovanni Floris che ogni settimana si sfida contro due colossi di Rai 3 e Rete 4, ma che riesce sempre a rinnovarsi uscendone vincente. O ancora, alla difficile sfida domenicale con Non è l’Arena di Massimo Giletti. “La domenica è una giornata molto particolare ma siamo riusciti ad affermare un programma dagli ascolti importanti in una serata difficilissima per la tanta competizione sulle altre reti“.

A questo proposito, Salerno sottolinea l’importanza del giornalista all’interno die La7 e riguardo all’idea di una sua possibile candidatura a sindaco di Roma il prossimo anno, non sembra preoccupato: “Spero che continui a fare televisione visto che la sa fare bene“, afferma.

Tante le novità previste per il nuovo anno, a partire da sabato 9 gennaio tornerà il nuovo appuntamento con Eden di Licia Colò: un racconto sull’ambiente e sul nostro pianeta. “In questo modo arriviamo ad avere sei serate di produzione interna alla settimana, cosa che difficilmente vedo su altre reti“, sottolinea il direttore di La7.

Ma soprattutto quest’anno c’è grande attesa per la notte di Capodanno. Per la prima volta nella storia di La7, la rete accompagnerà gli italiani verso il 2021 con una versione inedita e sorprendente di Propaganda Live. Con la compagnia di Diego Bianchi, in arte Zoro, e il vignettista Makkox, e di tanti altri ospiti, musicali ma non solo, tra cui Giuliano Palma, Valerio Mastrandrea, Zerocalcare, Valerio Aprea e un ospite d’onore in collegamento: Francesco Guccini.

Lo facciamo perché è stato un anno assurdo e difficile per tutti e ha un senso arrivarci insieme fino all’ultimo secondo” – ha raccontato Bianchi a La Repubblica. L’idea è quella di costruire un fine anno alternativo ma attivo, caratteristica anche della versione tradizionale del programma del venerdì sera di Zoro. “Chi ci segue lo fa attivamente, anche attraverso i social e in questa particolare circostanza abbiamo messo in piedi, in maniera poco giudiziosa, una tombolata che sta generando un’aspettativa mostruosa“.