“Quando mi ha contattato la Rai per la proposta ho accettato immediatamente con grande entusiasmo. L’Eurovision mi piace un casino e sono veramente contento di lavorare con Cristiano, persona unica”. Ai microfoni dal RadioCorriereTV, Gabriele Corsi commenta con entusiasmo l’essere stato scelto dalla direzione di Rai 1 per il commento della finale dell’Eurovision Song Contest in onda questa sera, sabato 22 maggio, dalle 20.40.
Un ruolo che hanno preso fin da subito seriamente e per il quale lui e Cristiano Malgioglio si sono preparati studiandosi tutti i pezzi e soprattutto il regolamento: “Siamo una coppia talmente strana, complementare e molto divertente, speriamo di intrattenere il pubblico nel migliore dei modi”.
Il conduttore di Deal With It ammette che, purtroppo, non ci sarà molto tempo per siparietti canori con Cristiano ma che i due useranno tutto il tempo a loro disposizione per accompagnare il pubblico con curiosità sui cantanti protagonisti della kermesse che, quest’anno, ha una forte connotazione “politica”.
Stuzzicato sulle sue preferenze, Corsi ammette che “la qualità è altissima: San Marino porta Flo Rida, c’è chi si è rivolto all’arrangiatore di Mariah Carey o a Luca Tomassini per le coreografie”. Mentre sui Maneskin è convinto che riusciranno a stupire il pubblico: “sono degli animali da palco, lo mangiano. La versione edulcorata del brano non perde minimamente di forza e di verve, non è censura politica, ma solo rispetto di norme stabilito per tutti”.
Se questo è il racconto della viglia di Gabriele Corsi, come starà invece affrontando quest’avventura Cristiano Malgioglio? “Ho ascoltato le canzoni e devo dire che sono pazzesche, mamma mia che meraviglia! Forse sono le più belle tra quelle degli Eurovision degli ultimi anni”.
Ed, ovviamente, anche lui tifa per i Maneskin: “Loro hanno un’immagine pazzesca, una buona canzone, siamo con loro anche se la concorrenza è forte. Avrei voluto parlare male di qualcuno ma è impossibile”.
L’Italia ha conseguito due vittorie all’Eurovision Song Contest con Gigliola Cinquetti e Toto Cutugno. Dopo tanti anni, quest’edizione sarà la volta buona? “Non c’è due senza tre. Quelli di allora erano altri tempi. Quest’anno ci sarà da combattere molto ma già essere su quel palco è una vittoria, l’Eurovision ti consente di farti conoscere a livello internazionale. I Maneskin sono giovani ma hanno fatto la gavetta, sono bravi. A loro dico, ragazzi andate e spaccate tutto”.