#AlbertoMatano risponde a #LorellaCuccarini e presenta le novità de #LaVitaInDiretta

Intervistato da Silvia Fumarola per La Repubblica, Alberto Matano ha risposto, per la prima volta, senza peli sulla lingua, alle accuse di maschilismo, e non solo, svela qualche curiosità e novità sulla nuova Vita in diretta, che dal 7 settembre condurrà in solitaria, ma non sarà solo conduttore.

“Come ho fatto in diretta, l’ultima puntata, ringrazio anche adesso Lorella. Non ci conoscevamo, ci siamo trovati all’improvviso a vivere un’esperienza epocale. Siamo andati avanti anche quando la rete ci ha chiesto uno spazio maggiore, quattro ore, dandoci forza l’un l’altro. Insieme abbiamo fatto qualcosa di utile: servizio pubblico [..] la verità è la migliore risposta a qualsiasi polemica e falsità”.

Perché allora Lorella Cuccarini lo ha definitivo “maschilista”?

Questa la replica: 

“Non lo so, forse si è sbagliata, voleva dire giornalista. Non ho fatto altro che fare il giornalista. Questo sì, l’ho fatto. Se vuol dire mancare di rispetto a qualcuno, allora mi arrendo. Di tutte le cose che si poteva inventare è la più surreale. Mia mamma è una storica femminista italiana, è stata consigliere delle Pari opportunità a Palazzo Chigi, vengo da una famiglia molto aperta. Mi è dispiaciuto perché davvero non so cosa sia il maschilismo.Penso sempre che a parlare per noi sia il nostro lavoro. Io la sera vado a dormire sereno: ho fatto un concorso, sono partito dal basement e sono arrivato. Possono scrivere tutto quello che vogliono”.

Il giornalista calabrese non vuole saperne di epiteti ed etichette, “Sono gli altri che devono assegnarti una categoria, è un problema loro”. Bastano queste poche parole per mettere a tacere critiche sterili riguardo all’orientamento sessuale e politico. Matano vuole anzi sottolineare come alla base della sua carriera ci sia innanzitutto lo studio (è laureato in Giurisprudenza ed ha frequentato il “Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo” di Perugia). A questo si aggiunge ovviamente il colpo di fortuna, il momento, a volte il destino. In questo ha avuto un ruolo centrale Luciana Littizzetto che, con la sua ironia, spesso commentava le apparizioni televisive al TG di  Matano, definendolo “un gran bel tronco di pino”. Da qui un exploit di piccoli grandi successi fino alla conduzione, in solitaria, della nuova stagione de “La vita in diretta“.

“Coletta ha chiesto che il pomeriggio di Rai 1 diventi un racconto giornalistico. Gli spettatori di Rai 1, che potrebbero essere i miei genitori, sono attenti e a quell’ora vogliono essere informati. Il programma mi rispecchierà: sono capo autore e caporedattore, se sarà brutto sarà colpa mia. Sarà costruito con gli inviati, Roberto Poletti fa parte della squadra. Potrò contare su Giovanna Botteri, sui colleghi del Tg1 e Rai News”.

Vista la situazione ancora incerta legata al Coronavirus, si conferma l’assenza di pubblico in studio, “pensiamo ad uno studio foderato dalle immagini degli inviati”– conclude.