Al via su Canale 5 #LaCattedraleDelMare, la serie tratta dall’omonimo bestseller di Ildefonso Falçones

Al via da martedì 19 maggio, con quattro appuntamenti in prima serata su Canale 5, la serie tratta dall’omonimo bestseller di Ildefonso Falçones “La Cattedrale del Mare”.

Una storia potente, fatta di contrasti – tra guerra e pestilenze, libertà e schiavitù, ricchezza e povertà, lealtà e vendetta, tradimenti e amore -, in un mondo segnato da intolleranza religiosa, ambizione materiale e isolamento sociale. Un mix di drammatici eventi che si consumano all’ombra dell’Inquisizione, nella Barcellona del XIV Secolo.

Il volume è diviso in quattro parti (Servi della glebaServi della nobiltàServi della passioneServi del destino), come altrettante sono le puntate della trasposizione televisiva in onda sulla rete diretta da Giancarlo Scheri, prodotta da Atresmedia e Netflix, con Diagonal TV, e trasmessa nel 2018 da Antena 3.

La versione seriale de “La Cattedrale del Mare” è una produzione-monstre, che si è avvalsa di un ricchissimo cast tecnico, composto da 2.500 comparse, 2.000 costumi e 220 animali. L’80% delle scene del drama sono state girate in esterni, e la Basilica di Santa María del Mar è stata appositamente costruita per le sequenze che ne raffigurano l’edificazione. Set anche in Estremadura, Castilla La Mancha, Castilla y León, Madrid, Aragona e Catalogna, oltre a quelli nella capitale del Modernismo.
Nel cast artistico, infine, spiccano gli attori Aitor Luna (Arnau Estanyol, il protagonista), Daniel Grao (Bernat Estanyol) e Michelle Jenner (Mar Estanyol).

Sinossi

La cattedrale del mare narra la sofferta vita del fuggiasco Arnau Estanyol, figlio di un contadino, riparatosi a Barcellona nel quartiere della Ribera, cioè dei vasai, nel XIV secolo. Nonostante questo inizio difficile, scalerà la piramide sociale fino ad ottenere il titolo di Barone e di Console del Mare.

La vicenda si dipana parallelamente alla costruzione della Cattedrale di Santa María del Mar, con una Barcellona nel momento di maggiore prosperità. La città è cresciuta verso Ribera, umile quartiere di pescatori, i cui abitanti hanno decidono di costruire, con i soldi di alcuni e lo sforzo di altri, il più grande tempio mariano mai conosciuto.

Arnau vi contribuirà, prima come bastaix, cioè come portatore di pietre, e poi finanziando l’ultimazione dell’edificio (la durata dei lavori andrà dal 1329 al 1383). Un’evoluzione, vissuta fra mille vicissitudini, personali e storiche, che non mancheranno di suscitare invidie e disprezzo: l’uomo, infatti, finirà in balia dell’Inquisizione.

Cenni storici

La società catalana del XIV secolo, in cui è ambientata «La Cattedrale del Mare», viene raccontata attraverso eventi storici, costumi e luoghi, e richiama a quell’orgoglio catalano che nel 2017 ha portato la Regione a una richiesta di referendum sull’indipendenza (duramente contrastata dal governo Rajoy). Istanze sbocciate nella Catalogna del XIV secolo: quelle raccontate dal romanzo, con la nascita della Generalitat della Catalunya da cui deriva il catalanismo. Il movimento, ancora oggi fa leva sulle peculiarità della Regione (storia, lingua, cultura e – soprattutto – peso economico) e l’attuale indipendentismo ne è la rielaborazione culturale e politica. Il catalano è, e resta, coraggioso, ribelle e insofferente all’ordine costituito.

Il libro

Pubblicato da Longanesi, il volume, nella sola Italia, ha totalizzato 14 ristampe e, nel mondo, ha venduto milioni di copie. Acclamato anche dalla critica, ha superato la severa lettura di Famiglia Cristiana («al primo romanzo, lo spagnolo Ildefonso Falçones fa centro») e Repubblica ne ha scritto come di «600 pagine da consumare avidamente» per un «romanzo fluviale fondato sulle regole eterne del feuilletton, aggiornato ai tempi della telenovela storica».

Ildefonso Falçones de Sierra

Ildefonso Falçones de Sierra (Barcellona, 1958), nella vita avvocato specializzato in Diritto civile, è noto soprattutto come l’autore del romanzo storico La catedral del mar, pubblicato nel 2006 dalla Editorial Grijalbo di Barcellona.

Figlio di un avvocato e una casalinga, la morte del padre, quando aveva solo a 17 anni, ha posto fine alla carriera sportiva di pilota. Campione junior nel salto, si è distinto anche nell’hockey su prato. Ha studiato al Colegio de los Jesuitas de San Ignacio e ha conseguito due lauree, Diritto ed Economia. Negli anni ha combinato il lavoro con la passione per la scrittura, impiegandone cinque per finire il primo romanzo. È sposato e padre di quattro figli. Durante la stesura dell’ultimo libro, gli è stato diagnosticato un cancro.

La cattedrale del mare ha vinto numerosi premi: Fulbert de Chartres, in Francia; Giovanni Boccaccio, in Italia; Fundación LaraEuskadi de PlataQué leer, in Spagna.

Falçones ha rielaborato il romanzo due volte, prima che La cattedrale del mare fosse accettato da una casa editrice. Tradotto in diverse lingue e lanciato sul mercato internazionale, riscuote da subito uno sorprendente successo. Viene così pubblicato in Russia, Cina, Brasile, Turchia e Stati Uniti, oltre che in Italia.

Ottimi riscontri, anche per i successivi libri: La mano di Fátima, La regina scalza, Gli eredi della Terra, Il pittore di anime.

Curiosità

Il titolo originale La catedral del mar è in lingua spagnola castigliana e non in catalano.

Nel primo processo celebrato da Joan quale inquisitore, un bambino si autoaccusa di aver rubato dei fagioli dall’orto del vicino. Si tratta di un anacronismo: quei legumi, in Europa sono arrivati solo dopo la scoperta dell’America, circa un secolo e mezzo dopo i fatti narrati. Così per le patate (fritte), contorno del pasto in cui Arnau riceve in sposa dal proboviro dei bastaixos Bartolome, Maria.

Nella trama vengono celati gli abusi della Chiesa e si difende la fede cristiana (il culto di Arnau per la Madonna del Mare). Mentre l’esito negativo del processo nei confronti del protagonista e il racconto della cristianità attraverso gli occhi di Sahat/Guillem sono letti negativamente.