Adriano De Maio, vicedirettore daytime Rai: “Piattaforme digital un’opportunità per capire quali sono i contenuti che più interessano al pubblico giovane”

Adriano De Maio, vicedirettore della nuova struttura Intrattenimento DayTime, intervistato dal magazine Italia Fortune, ha analizzato l’evoluzione della tv in questi ultimi anni in cui è aumentato sempre più il ruolo e il dominio del web e dei social, oltre ad aver avanzato un bilancio di questi primi sei mesi delle nuove dirigenze di genere che, dopo anni, (volute già dalla precedente governance), lo scorso giugno sono entrate in funzione.

In Rai da tanti anni, un passato da conduttore, giornalista, dirigente, adesso vice della direttrice Simona Sala con delega nello specifico a trasmissioni come La Vita in diretta, L’Eredità, Reazione a catena, Domenica in, Da noi a ruota libera, I fatti vostri, Vorrei dirti che

Se è Sala a dettare la linea editoriale da seguire compito di De Maio è quello di fare da collante, risolvere nella praticità i problemi quotidiani, agevolare il lavoro di tutti. Quelle di sua competenza sono tutte trasmissioni di infotainment,  che mischiano cioè informazione e intrattenimento, perchè è sempre fondamentale coniugare alto e basso, contenuti più profondi ad altri più leggeri, come gli insegnò il maestro Renzo Arbore:

“Informazione e intrattenimento sono legati a doppio filo nella tv generalista. Entrambi godono autonomamente di ottima salute ma abbiamo sperimentato, anche in molti dei miei programmi, come la fusione dei due generi sia vincente. Ad esempio, nel palinsesto del day time il prodotto che accompagna verso il TG1 delle 20.00, il telegiornale di punta del servizio pubblico, è sempre un game show: ‘L’Eredità’ o ‘Reazione a Catena’. Ed entrambi lasciano un traino di pubblico importante. Come se fosse un’onda che al suo interno mescola la voglia di leggerezza e la necessità di essere informati. L’intrattenimento accompagna verso le notizie che a loro volta lasciano il posto ad un altro intrattenimento (varietà o fiction). Come l’economia anche la tv è circolare”. 

Tv che ha dovuto adattarsi ai nuovi tempi, rinunciando ai grandi varietà del passato, che richiedevano grandi tempi e grandi risorse economiche, tutte cose oggi venute meno. Quello che non viene meno è l’impegno per garantire la qualità di un prodotto che possa sempre soddisfare tutto il pubblico, come sottolinea De Maio, facendo l’esempio di uno dei programmi di maggior successo:

I Fatti Vostri di Michele Guardì e Giovanna Flora su RaiDue è un programma di intrattenimento che registra ancora oggi, dopo 30 anni di messa in onda, risultati ottimi in termini di pubblico e share. Nonostante abbia subìto nel tempo riduzioni di budget, il modello su cui è costruito il programma ancora oggi è quello dei grandi show del passato: prove in studio, scrittura dettagliata delle rubriche, scelta meticolosa dei contenuti. Insomma, nulla è lasciato al caso, sempre in nome del grande rispetto per il nostro pubblico”.

Una televisione quella di oggi che deve fare i conti con la poca propensione dei giovani all’abitudinarietà di palinsesto essendo ormai possibile crearsi da soli palinsesti personalizzati, complice l’arrivo di tutte le nuove piattaforme di streaming. Giovani però che continuano ad essere attratti dalla tv in occasione di eventi particolari, esempio ne sono il Festival di Sanremo e l’Eurovsion Song Contest, che di anno in anno riescono nell’impresa di ringiovanire la propria platea. Una contaminazione quella tra tv e social sempre più attiva in tutte le trasmissioni ma è fondamentale sottolineare come restino due piattaforme molto diverse, anche se sono sempre più gli influencer che aspirano al piccolo schermo. Non sempre il loro contributo è rilevante: spesso influencer con milioni di follower ospiti in trasmissioni televisive non aggiungono nuovo pubblico a quello già fidelizzato sulle reti generaliste. Pensiamo anche a tante trasmissioni che vantano un grosso seguito sui social, diventando costantemente trending topic con migliaia di interazioni, meme creati appositamente, ma successo che a volte resta solo sui social perché non sempre c’è poi un riscontro televisivo.

“Forse i ragazzi si avvicinano alla tv in maniera più disordinata, con tempi e modalità diverse. Ripescano i contenuti sulle piattaforme digital e creano un proprio palinsesto. Questo non può che essere un’opportunità per noi, perché ci permette di capire anche quali sono i contenuti che più interessano al pubblico giovane e adattarli ai loro gusti”.

Quindi guai a dire che la tv tradizionale è morta “le faccio l’esempio del prodotto più tradizionale che c’è nel nostro palinsesto: ‘Domenica In’. Un programma che entra nelle case delle famiglie italiane e puntualmente catalizza l’attenzione del pubblico”.

Quella degli ultimi anni è una tv che sperimenta e rinnova sempre meno, proponendo contenuti simili e omologati, come  i continui programmi di interviste che si alternano nei palinsesti delle reti generaliste, a questo proposito Adriano De Maio dice:

“Siamo ripetitivi, ma i meccanismi di alcuni programmi ci permettono di scoprire nuovi aspetti dei personaggi intervistati. In ‘Da noi a ruota libera’, il meccanismo della ruota che gira consente all’ospite di svelare aspetti della propria vita mai raccontati o ancora di farsi portavoce di un cambiamento inaspettato. Altro esempio su Raidue sempre la domenica è  ‘Vorrei dirti che’. Anche qui ci sono interviste a personaggi, stavolta non famosi, che raccontano la propria storia attraverso la memoria dei sapori di famiglia con un happy end nel quale c’è il ricongiungimento con un affetto”.

 

 

(Foto di Assunta Servello)