Si è spenta nel pomeriggio di ieri, all’età di 95 anni, Maria Perego, l’autrice televisiva che nel lontano 1959 ha creato il famosissimo personaggio di Topo Gigio. Proprio negli ultimi tempi si stava dedicando al ritorno del celebre pupazzo creato insieme al marito Federico Caldura prendendo spunto da Topolino, su Rai Yoyo in una serie animata prevista per il prossimo anno.
La sua scomparsa è stata annunciata “con grande dolore” da Alessandro Rossi, amministratore della Topo Gigio srl.
“La Signora è stata una eccezionale ambasciatrice della creatività italiana; Topo Gigio sembrava prendere vita dalle sue mani e con lei ha viaggiato nei paesi di tutto il mondo. E’ stata una infaticabile lavoratrice e fino alla fine ha lavorato su nuovi progetti, l’ultimo dei quali è la nuovissima serie a cartoni animati su Topo Gigio che verrà prossimamente trasmessa da Rai Yoyo. Ci mancherà moltissimo”.
La sua ultima apparizione televisiva risale solamente ad un mese fa, protagonista di un racconto de “Le Ragazze”, il programma del sabato sera di Rai 3 condotto da Gloria Guida. Proprio a proposito del suo pupazzo, dichiarò “Gigio non finisce con il passato, avrà un futuro molto importante”.
«Topo Gigio è un personaggio sempre in bilico fra la fantasia e la realtà».
Addio a #MariaPerego, creatrice dell'indimenticabile #TopoGigio.
Aveva raccontato la sua storia a #LeRagazze. pic.twitter.com/MBsuwuDl5n— Rai3 (@RaiTre) November 7, 2019
Topo Gigio, nato per la televisione esattamente sessant’anni fa, ha attraversato tutta la storia del piccolo schermo, da “Canzonissima” a “Lo Zecchino d’oro”, passando anche alle reti commerciali. Nell’immaginario popolare lo ricordiamo con celebri frasi come “Ma cosa mi dici mai…” pronunciate accanto a grandi personaggi come Raffaella Carrà, Cino Tortorella e Memo Remigi.
Maria Perego, in un’intervista, aveva definito la sua creatura come “il ritratto del candore, della fiducia in un mondo flagellato dai pericoli e dalle paure”. Caratteristiche, queste, che Topo Gigio aveva imparato dalla sua dolcissima “mamma”.