Accuse di razzismo per #CiaoDarwin: pungente botta e risposta tra David Adler e Marco Salvati

Torna a far parlare di sé il varietà del Biscione condotto da Paolo Bonolis Ciao Darwin. Questo ha tenuto compagnia agli italiani durante i sabati della quarantena con le repliche dell’ottava edizione per poi continuare con le repliche della settima fino all’ultima puntata mandata in onda proprio ieri. Gli ascolti della maggior parte delle puntate hanno dato ragione alla scelta della rete che si è quasi sempre guadagnata il primo posto del prime time ed un notevole riscontro su tutti i social. Ieri, ad esempio, lo show ha chiuso in bellezza vincendo la serata contro la produzione inedita di Rai1 Una voce per Padre Pio.

Fin dalle prime edizioni, lo show è sempre stato sulla bocca di tutti, nel bene (poche volte) e nel male (nella maggior parte dei casi), puntualmente accusato di volgarità, di esagerata esibizione del corpo femminile e chi più ne ha più ne metta. Quello che però è da sottolineare è che le critiche arrivavano da persone che conoscevano il gioco ed esprimevano il loro parere confrontandolo con altri programmi oppure limitandosi a dare un proprio giudizio personale. A questo proposito è interessante ricordare la puntata del Maurizio Costanzo ShowPaolo Bonolis contro tutti” andata in onda nel 2002 in cui il conduttore si trovò ad affrontare dei detrattori del programma tra cui un giovane Alessandro Cecchi Paone a cui Bonolis rispose molto limpidamente:

“Darwin è nato come un varietà che aveva una volontà di fondo sottilissima: scrostare la menzogna che viviamo quotidianamente, dove ci dicono che c’è da una parte il bene e dall’altra il male, dove quotidianamente ci dicono che dobbiamo avere dei nemici che sono quelli diversi da noi. La volontà di Darwin era quella di fare delle puntate – bianchi contro neri, omosessuali contro eterosessuali, atei contro credenti- in cui le persone indipendentemente da ciò che vogliono, ciò che credono o ciò che fanno, giocano insieme. Darwin ha dunque semplicemente tolto la patina della menzogna in una società in cui sistematicamente vengono creati culturalmente dei nemici perché se tu hai dei nemici hai paura, se hai paura hai bisogno di qualcuno che ti comanda, automaticamente non fai nient’altro che alimentare un potere: divide et impera”.

È degli ultimi giorni (9 luglio) però un tweet di David Adler, fondatore dell’associazione di “Progressive International che, commentando un frame dell’ultimo gioco quello dei “Cilindroni” nella puntata Italiani vs Stranieri, presumibilmente (anzi, quasi sicuramente) senza conoscere il gioco, accusa lo show di essere razzista:

accendo la televisione italiana per trovare su Canale 5 di Mediaset, televisione di Berlusconi, uno show chiamato Ciao Darwin in cui gli italiani applaudono davanti ad una straniera di colore che annega in un contenitore d’acqua per aver risposto a domande sbagliate, il tutto osservato da due uomini ben vestiti e una donna silenziosa in bikini”.

Come se non bastasse, a dar manforte ad Alder ci si è messo anche Yanis Varoufakis, ex ministro delle finanze greco, che ha retweetato così:

“Il movimento “Black Lives Matter” dovrebbe organizzare una campagna globale contro quest’ultimo oltraggio dell’impero televisivo di Berlusconi”.

Sono sicuramente dichiarazioni che lasciano senza parole e che testimoniano soltanto la volontà di accusare qualcosa senza conoscerne le dinamiche soltanto per cavalcare l’onda di una lotta che non dovrebbe colpire uno show televisivo ma dovrebbe essere impostata su ben altri piani più opportuni e coerenti.

Al tweet di Adler è arrivata pronta la risposta di Marco Salvati, uno degli autori del programma, che con sarcasmo ha risposto:

“è così triste che ti sei perso la parte migliore, quando uccidiamo tutti i concorrenti che hanno perso il gioco, non importa se siano bianchi o di colore. I bambini a casa lo amano”.

E al tweet di Varoufakis ha commentato incredulo:

“Vi prego, ditemi che è uno scherzo. Oppure qualcuno chiami Ricky Gervais! (comico americano noto per la sua comicità feroce e politicamente scorretta n.d.a)”

Volendo infatti essere obiettivi, nella stessa puntata, davanti alla commozione di una concorrente della squadra degli stranieri durante la fase del dibattito (che proprio per l’occasione ha visto le due squadre ricevere gli stessi punti), Bonolis aveva dichiarato:

“noi stiamo in questo momento vivendo una trasmissione di un’assoluta leggerezza dove i temi che stiamo affrontando c’entrano poco con lo spirito della trasmissione ma ci dicono che se questa sera voi (rivolto agli stranieri) siete qui e state giocando insieme a loro (rivolto agli italiani) probabilmente questa immensa differenza che ci continuano a dire che c’è, in realtà non c’è.”

Dopo aver detto queste parole, il conduttore ha fatto passare una concorrente della squadra degli italiani in quella degli stranieri e viceversa, dimostrando che non c’era nessuno diverso da nessun altro.