Nella giornata di domani, 15 novembre, a un anno dalla scomparsa, la Rai rende omaggio al grande regista televisivo Antonello Falqui, dedicandogli lo storico Studio 1 di Via Teulada a Roma, da sempre palcoscenico dei più importanti programmi di intrattenimento dell’ Azienda, dove presero il via agli negli Anni ’50 i primi varietà da lui diretti e che hanno fatto la storia della tv italiana.
Considerato il papà del Varietà televisivo all’italiana, a Falqui si deve il successo, solo per citarne alcune, di trasmissioni come “Il Musichiere”, del 1957; di quattro edizioni di “Canzonissima”, tra il 1961 e il 1966, e poi ancora di “Studio Uno” (indimenticabile varietà che portava, appunto, il nome dello studio dal quale andava in onda), di “Milleluci” e di tanti successi televisivi anche degli anni ’80 tra i quali “Un altro varietà” e “Cinema che follia”.
I suoi programmi, sempre in presa diretta, eleganti nei contenuti e nella scenografia, tra memorabili sketch, coreografie, musica e duetti storici, hanno tenuto compagnia a tre generazioni di italiani e portato alla ribalta personaggi amatissimi dal pubblico del calibro di Mario Riva, Paolo Panelli e Bice Valori, Franca Valeri e Mina.
A causa dell’emergenza sanitaria, la cerimonia in presenza prevista in suo onore, viene rimandata a quando le condizioni dovute al Covid lo consentiranno.
Anche le commemorazioni per il giornalista Sergio Zavoli a cui la Rai ha deciso di intitolare la celebre Sala Arazzi di Viale Mazzini, sono state rimandate a data da destinare.