80 anni fa l’Italia entrava in guerra: su #Focus il racconto di quegli anni con #LiliMarlene – La guerra degli Italiani

“Lili Marlene – La guerra degli italiani” è il titolo del docufilm in prima visione assoluta in onda stasera e domani alle 21.15 su Focus (canale 35 del telecomando). Un prodotto originale VideoNews firmato da Pietro Suber con la collaborazione di Amedeo Osti Guerrazzi, storico del fascismo, collaboratore della Fondazione Museo della Shoah di Roma, e Donatella Scuderi, autrice di soggetti e sceneggiature che colpisce per il rigore storiografico e l’intensità dei fatti narrati.

Nella prima puntata saranno raccontate cinque storie. “W il Führer – Una giornata particolare” (3 maggio 1938) è il racconto del viaggio a Roma di Hitler nel 1938 fatto da una rappresentante della comunità ebraica romana che da bambina scese in piazza per festeggiarlo. La seconda storia intitolata “I bambini della Quarta Sponda” (10 giugno 1940) ripercorre con i testimoni le vicende dei 13mila tra bambini e ragazzi, che nei primi giorni di giugno del 1940, alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia, lasciarono la Libia per essere riportati in patria.

“Le spie del Duce” racconta invece la tragedia dell’Arandora Star, la più grande strage di migranti italiani all’inizio della guerra, arrestati da Churchill, spediti in nave in Canada e silurati da Hitler. A raccontare la storia sono i sopravvissuti e i parenti delle vittime. Il penultimo racconto, “La caduta del Regime” (luglio/settembre 1943) ricostruisce la morte della Patria Fascista attraverso le testimonianze dei parenti dell’ex Ministro degli Esteri e genero del Duce, Galeazzo Ciano, di ex membri della X Mas e da documenti di archivio che illustrano il dramma e le violenze nei giorni immediatamente successivi al crollo del regime. L’ultima storia è “Io ho visto”. La strage di Civitella Val di Chiana (29 Giugno 1944), il racconto dei sopravvissuti alle stragi nazifasciste e le responsabilità dei partigiani.

Nella seconda puntata, in onda domani saranno raccontate altre cinque storie. La prima è “Le marocchinate” (14 Maggio 1944) in cui Anna, allora poco più che adolescente, testimonia l’orrore provato e quello che ancora oggi pervade una comunità: quella ciociara contro cui le truppe marocchine agli ordini del Generale francese Juin si scatenarono violentando migliaia di donne (e anche qualche ragazzo) di tutte le età. “Caino e Abele: le delazioni” (Estate 1944) è il racconto della vittima triestina Riccardo Goruppi sul terrore delle delazioni.

Dopo aver raccontato la strage di Civitella Val di Chiana, nella serata di domani con “Io ho visto”. L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (Estate 1944) gli ultimi sopravvissuti alla strage nazifascista del 12 agosto 1944 ripercorrono quei momenti. Il penultimo episodio è “Bella Ciao: la Guerra Civile” (1944-1945), la guerra tra partigiani e repubblichini e l’incontro tra una ex ausiliare della X Mas, Fiamma Morini e l’ex partigiano veneto Carlo Bretzel. Sarà proprio lui a raccontare la sua esperienza. Chiude il ciclo “Il dramma dei sommersi, gli incubi dei salvati” (25 aprile 1945), il ritorno lungo e faticoso, una vera e propria odissea, delle centinaia di migliaia di prigionieri di guerra e deportati politici e razziali. L’ebrea fiumana Tatiana Bucci, con la sorella più piccola Andra, viene arrestata con gran parte della sua famiglia e trasferita ad Auschwitz dove finisce nel Kinderblock utilizzato dal Dottor Mengele per i suoi esperimenti sui bambini.