5 Parole… sulla TV – Pensieri in libertà sulla settimana dal 29 marzo al 4 aprile

Barbara d’Urso

La conduttrice di Canale 5 negli ultimi giorni ha ricevuto diverse critiche negative, dopo aver recitato nella puntata di “Live- Non è la d’Urso” di domenica 29 marzo l’Eterno Riposo in compagnia di Matteo Salvini. Dopo poche ore è iniziata a circolare in rete una petizione per chiedere a Mediaset la chiusura delle trasmissioni guidate dalla conduttrice di origini partenopee: al momento a firmare la richiesta sono state più di 450.000 persone.

Non è mancata poi la presa di posizione di Aldo Grasso, che sulle pagine del Corriere della Sera ha tuonato: “La recita di D’Urso-Salvini è suonata stonata,inopportuna ed esibizionistica. Trasmissione sempre così sguaiata e caravanserragliesca”.

Intervenendo nella trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora, Paolo Bonolis, uno dei volti di punta della rete ammiraglia Mediaset, aveva ironizzato dicendo: “Secondo me stanno cercando di soppiantare il Santo Padre. Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5”.

Non è mancato poi l’intervento del potente agente televisivo Lucio Presta, che fra i propri assistiti ha anche il conduttore di Avanti un Altro! e Ciao Darwin; il marito di Paola Perego ha proposto una lunga riflessione attraverso un post su Facebook in cui non ha risparmiato critiche alla conduttrice, definendola, senza mai nominarla, “suora Laica in paillettes”, ma anche a chi le permette di fare quello che definisce uno “scempio” e un “orrore”. Le responsabilità però Presta fatica ad attribuirle a coloro che lavorano presso la testata giornalistica Videonews e anche all’Amministratore Delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, il cui stile definisce “davvero di un’altra categoria”.

Una settimana sicuramente non facile quella che ha dovuto affrontare Barbara d’Urso, che però ha evitato qualsiasi tipo di risposta diretta alle critiche ricevute, continuando ad andare in onda regolarmente con il suo Pomeriggio Cinque e con l’appuntamento settimanale di Live, che nella puntata di ieri sera ha però mostrato alcuni accorgimenti rispetto alla domenica precedente: via infatti le paillettes per quanto riguarda la conduttrice, che ha indossato un completo più sobrio, e spazio in studio solo a giornalisti, evitando altre figure di opinionisti, come invece era accaduto la settimana precedente con D’Eusanio e Mussolini.

La domanda che comunque mi sorge spontanea è: la preghiera in diretta con un leader politico è stata davvero l’episodio più basso professionalmente per la conduttrice oppure è stata semplicemente utilizzata (e strumentalizzata a sua volta) come casus belli per un conflitto dalle radici ben più profonde?

Musica che unisce

Lo scorso martedì sera è andata in onda su Rai 1 una serata dalla doppia finalità, quella sia di intrattenere il proprio pubblico con esibizioni di artisti direttamente dalle loro case, sia di raccogliere fondi per la Protezione Civile. Se la seconda ha sicuramente ottenuto i frutti sperati, arrivando a totalizzare 7,6 milioni di euro grazie all’evento (secondo quanto dichiarato dalla pagina Twitter della trasmissione), donati da 73mila cittadini, la prima ha avuto qualche difficoltà in più nel fare centro anche a causa di inevitabili difficoltà organizzative.

Sicuramente la serata-evento, co-prodotta da LaTarma, poteva essere proposta con una durata più contenuta, evitando di riproporre in seconda serata alcuni momenti già trasmessi precedentemente (la trasmissione è andata in onda dalle 20.35 alle 00.53). Inoltre sarebbe stata apprezzabile una maggior coerenza nel tipo di esibizioni proposte dai vari cantanti, dal momento che si è passati da artisti che hanno proposto cover di brani mai interpretati (Bocelli e Mengoni su tutti) ad altri che hanno preferito proporre brani appena usciti o cover di pezzi già eseguite a Sanremo lo scorso febbraio (Tiziano Ferro).

Sarebbero stati migliorabili anche alcuni aspetti di infografica dal momento che sono stati utilizzati dei sottopancia davvero mastodontici, che occupavano almeno un quarto della schermata; sorvoliamo poi su i refusi dei titoli delle canzoni (TikiBomBom di Levante è diventato Tichibumbum, Hallelujah è diventato Alleluya).

Apprezzabile il tentativo di proporre quello che il direttore di rete Coletta aveva definito un LiveAid, riusciti diversi momenti della serata fra cui i duetti a distanza o anche l’esibizione dei Negramaro con la classica segmentazione dello schermo, cara al regista Duccio Forzano, ma sicuramente ci si poteva aspettare di più, anche dal punto di vista degli ascolti (3.596.000, 14.1%). Magari ci saranno altre occasioni per ricredersi…

 

DOC – Nelle Tue Mani

Giovedì scorso è andato in onda su Rai 1 il secondo appuntamento del nuovo medical drama, prodotto dalla Lux Vide. La serie sembra aver conquistato già i cuori dei telespettatori dal momento che i due episodi trasmessi settimana scorsa hanno segnalato un incremento di ascolti rispetto all’esordio della settimana precedente, risultato in controtendenza rispetto all’usuale calo di audience delle seconde puntata, soprattutto per quanto riguarda produzioni inedite (giovedì 26 marzo 7.172.000 – 26,1%, giovedì 2 aprile 8.044.000 – 29%).

La serie, che si ispira alla storia vera di Pierdante Piccioni, sembra davvero riuscire nell’impresa quasi miracolosa di vedere riscuotere successo a un hospital italiano, dati i molti insuccessi avuti dalle serialità prodotte nel nostro Paese negli ultimi 20 anni.

La fiction, che vede come protagonista Luca Argentero, ha sicuramente saputo prendere i migliori elementi dalle produzioni internazionali come Dr. House, Grey’s Anatomy o il più recente The Good Doctor, la cui terza stagione sta andando in onda attualmente su Rai2, fondendoli con una storia vera come quella del dottore lombardo che in seguito a un incidente si è risvegliato con la perdita di 12 anni di vita. L’impatto di tale amnesia è davvero molto forte nella serie e riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore, anche grazie a una prova di recitazione davvero buona da parte di Argentero, che è affiancato nel cast da volti conosciuti per il pubblico Rai.

Il resto poi lo fanno una fotografia degna delle migliori produzioni internazionali, oltre che le varie storie verticali che si innestano nella trama principale di DOC – Nelle tue mani. In questi giorni, in cui si sta riscoprendo, se mai qualcuno se ne fosse dimenticato, l’importanza dei medici in prima linea negli ospedali, Rai1 ha trovato una gallina dalle uova d’oro, che dovrà cercare di preservare come titolo, anche in vista del futuro.

 

Amici 19

Venerdì sera si è conclusa con un’anomale finale la diciannovesima edizione del talent show ideato e condotto da Maria De Filippi. La presentatrice, che in onda non ha mai voluto sottolineare l’assenza di pubblico in studio, ha ammesso, intervistata lo scorso giovedì da Renato Franco sul Corriere della Sera, le difficoltà nel portare avanti il programma con tutte le misure di sicurezza resesi necessarie dai provvedimenti varati nelle ultime settimane per cercare di limitare la diffusione del Coronavirus, affermando che però è stata convinta da Pier Silvio Berlusconi, che le “ha spiegato che per Mediaset era importante avere un’alternativa all’informazione, che c’era bisogno anche in tv di quella normalità che ci è venuta improvvisamente a mancare”.

Bisogna però dire che, come dice il detto, non tutti i mali vengono per nuocere dal momento che, a mio modesto avviso, l’assenza del pubblico in studio e anche la mancata presenza di ospiti, cantanti o comici che siano, ha aiutato la trasmissione a rimpossessarsi di quel lato più autentico e genuino che con gli anni era andato perduto per cedere spazio allo show patinato del sabato sera. Sono tornati davvero al centro della scena i concorrenti, che anche se privati del pubblico davanti a loro occhi, hanno avuto modo di farsi conoscere maggiormente non solo per le loro abilità, che, salvo rari casi, non sembrano essere così rilevanti dal punto di vista artistico, ma anche per i loro temperamenti, in particolar modo i ballerini, tornando ad essere così presente l’elemento reality, che indubbiamente è contenuto in Amici, dato che i concorrenti vivono durante le settimane del serale insieme in delle casette. Speriamo quindi che questa emergenza possa davvero trasformarsi in un’opportunità per una delle produzioni storiche della Fascino.

 

SkyTg24 / Sky a casa

Venerdì pomeriggio, alle 15.30, è andato in onda per la prima volta sul canale 50 del digitale terrestre un esperimento davvero inedito. Il giornalista Fabio Vitale ha condotto un’edizione del telegiornale di un’ora direttamente dal soggiorno di casa propria, con tanto di libreria sullo sfondo, oltre che il televisore con il logo della testata giornalistica alle proprie spalle.

Il telegiornale ha visto come al solito l’alternarsi di collegamenti e servizi dal momento che il giornalista dispone nella propria abitazione di tutti gli strumenti che normalmente si trovano in redazione, come ad esempio i ritorni audio necessari sia di regia, che di messa in onda, oltre che i segnali video indispensabili, come quello della diretta, e i feed in ingresso di ospiti e corrispondenti, potendo, se necessario, gestire la scaletta in autonomia.

Tutto questo, come sottolineato in una nota stampa dal direttore De Bellis, è stato possibile poiché “il team di SkyTG24 è riuscito a sfruttare in modo pionieristico tutte le risorse tecnologiche messe a disposizione e integrate dall’area tecnica”.

Un’iniziativa sicuramente da accogliere con un plauso visto che limita l’afflusso di giornalisti nel centro di produzione milanese di Sky, dove è situata la redazione della testata, e avvicina anche l’all news all’ormai quotidianità dei propri telespettatori, che rimanendo a casa riescono ad entrare in quelle dei personaggi a loro noti, grazie anche alle numerose dirette Instagram.