2020, UN ANNO DI… TV | 12 mesi complessi per il piccolo schermo, tra grandi eventi, difficoltà, adii e ripartenze

Con la giornata di oggi si conclude un anno decisamente particolare che, nella sua complessità, ha portato tutti i settori del mondo del lavoro a doversi rinnovare. Anche il mondo dello spettacolo e della televisione è stato tra questi, ed è bene ricordarlo perché, a causa del Covid-19, sia gli operatori dello spettacolo dal vivo, sia quelli che operano dietro ad un set oppure dentro ad uno studio televisivo si sono ritrovati al buio: un blackout psicologico e morale che presto si è trasformato in un blackout operativo. È difficile immaginare come si possa passare da un giorno all’altro a non avere più tutta una squadra al completo dietro le telecamere, trovarsi costretti a diminuire gli ospiti in studio ed aumentare i collegamenti ma soprattutto sentirsi soli, senza più il calore del pubblico in studio. Ma proviamo a ritornare allo scorso gennaio, quando di questo mostriciattolo così potente non se ne vedeva nemmeno l’ombra…

 

GENNAIO

Su Rai 1 debutta per la prima volta un format nuovo che unisce adulti e bambini e che fonde l’intrattenimento alle regole del music show. Stiamo parlando de “Il Cantante Mascherato” condotto da una Milly Carlucci che per questa stagione televisiva si è mostrata come una delle più instancabili eroine del servizio pubblico. Con uno share medio del 20% e una media di 4 milioni di telespettatori il programma lasciava ben sperare, sarebbe potuto essere una delle tante novità che avrebbero proiettato la TV italiana in un contesto più internazionale e moderno… Però, se non è successo quest’anno, tutto potrebbe accadere con la seconda edizione che debutterà il prossimo 29 gennaio.

 

FEBBRAIO

Dopo una lunga attesa, finalmente arriva febbraio e, come ogni anno, questo mese vuol dire una cosa soltanto: Sanremo. L’edizione 2020 è stata la 70esima e oggi, dopo quasi un anno, viene ricordata come l’ultimo grande evento televisivo in diretta prima del Covid-19. Quello di Amadeus e Fiorello è stato un Festival dei record, il Festival senza fine, il Sanremo delle donne, della musica, ma soprattutto dei suoi due conduttori che, con garbo e simpatia, hanno restituito alla kermesse quel giusto equilibrio tra musica, intrattenimento e momenti iconici come la reunion dei Ricchi e Poveri e la sparizione di Bugo. Ma questa è un’altra storia…

 

MARZO

Ed è qui, in questo mese, che cambia tutto. Già dalla fine di febbraio, con le prime zone rosse, gli studi televisivi della Lombardia si erano svuotati. Non è stato facile vedere Barbara d’Urso o Fabio Fazio costretti ad annunciare che le rispettive aziende, Mediaset e Rai, avevano deciso di chiudere le porte degli studi ai soli addetti ai lavori. Dichiarazioni sorrette dalla speranza che tutto sarebbe ritornato presto alla normalità. La chiusura poi divenne generalizzata e ad essere colpito fu anche lo storico talent di Maria de Filippi che, nonostante tutto, decise di andare avanti con i distanziamenti e le protezioni. Quella distanza che c’è stata tra Maria e Gaia nel momento della proclamazione sarà difficile da dimenticare, così come non verrà mai dimenticato quello che tutti noi, grazie alla televisione, abbiamo potuto vedere. In una piazza San Pietro deserta e leggermente accarezzata dalla pioggia, Papa Francesco, un uomo solo, come una luce in mezzo al buio più totale, affronta la Settimana Santa. Ecco, nei mesi più critici a partire da marzo, la TV è stata anche questo: il grande occhio sulla solitudine del mondo.

 

APRILE

Tutta l’Italia è zona rossa. Abbiamo visto il Papa da solo, sentiamo costantemente i numeri dei contagi, dei morti, dei ricoverati, cerchiamo di risollevarci, di provare a rivalutare lo spazio domestico, leggiamo, lavoriamo in smart-working, guardiamo ogni giorno una quantità imprecisata di episodi delle nostre serie TV preferite, ma seguiamo anche tanta televisione. Da fine marzo, su Rai 1 è iniziato un nuovo medical drama. Davanti a questa scelta di programmazione, il primo pensiero potrebbe essere stato: quale momento peggiore di questo per trasmetterlo… e invece poi il dottor Fanti, interpretato da Luca Argentero, ha trasformato “DOC – Nelle tue mani” nella serie rivelazione del 2020. Una storia che unisce diversi luoghi fisici e dell’animo, mischia i generi e fonde i riferimenti che siamo abituati a vedere in altre fiction ambientate in un ospedale. DOC, però, non è stato semplicemente un ottimo prodotto capace di alzare la qualità della serialità italiana, ma è stato anche e soprattutto un omaggio a tutti coloro che ogni giorno, Covid-19 o meno, lottano contro la morte, cercano di alleviare la sofferenza di chi non riesce a vedere più in là del domani e non fanno altro che ripetere: “Non oggi!”.

 

MAGGIO

Ci siamo abituati a stare in casa, ormai non sappiamo più che mondo ci sia fuori dal nostro quartiere, non sappiamo più cosa voglia dire relazionarsi, guardarsi negli occhi, toccarsi, abbracciarsi, stringersi la mano quando ci si saluta. Invece, non facciamo altro che darci appuntamento su qualsiasi piattaforma digitale per vederci e paradossalmente, in un battito di ciglia, la nostra agenda si è riempita ed è come se avessimo più impegni di prima. A questa dimensione social della relazione si è abituato anche il più famoso dating show della storia della televisione: Uomini e Donne. Il programma è riuscito ad affrontare la pandemia e a riportare in televisione delle dinamiche che tutti noi abbiamo intensificato proprio in questo periodo. Le chiamate, i messaggi, il mistero del nickname, i video che raccontano frammenti della nostra giornata: tutto questo vissuto e raccontato dai giovani tronisti e allo stesso tempo anche dai cavalieri e dalle dame del trono over, un confronto generazionale che però è legato dal sentimento universale dell’amore.

 

GIUGNO

Finalmente è arrivata l’estate, un’estate diversa, in cui la televisione non è stata affatto una seconda scelta. Apprezzabile, quindi, il non aver smesso di tener compagnia anche durante le serate estive ancora dominate dal timore e da sentimenti ben diversi da quelli degli anni precedenti. È in questo clima che su Rai 1 torna Carlo Conti presentandoci un programma nuovo e ben curato che ravviva la prima serata del primo canale in un continuo viaggio tra presente e passato. “Top Dieci” non è un semplice game show, ma fa assaporare anche quel gusto di amarcord tipico de “I Migliori Anni”. Una scelta giusta perché trattata con freschezza e modernità anche grazie ad un’accurata scelta degli ospiti e dei concorrenti vip che insieme al conduttore hanno coperto la grande assenza del pubblico in studio.

 

LUGLIO

L’estate continua e non può mancare il tradizionale appuntamento con “Temptation Island” condotto come sempre da Filippo Bisciglia. Il programma che mette alla prova i sentimenti di alcune coppie già dubbiose è un must di Canale 5 e in questo anno così particolare ha addirittura raddoppiato gli appuntamenti con un’edizione a settembre condotta da Alessia Marcuzzi. La scelta di unire coppie NIP e coppie VIP è stata nuova, ma non deleteria: al di là delle dinamiche amorose, i protagonisti hanno regalato come tutti gli anni ai telespettatori dei momenti esilaranti. Un ascolto medio del 23% di share e quasi una media di 3milioni e 800mila spettatori ha confermato che siamo affezionati al viaggio dei sentimenti più famoso della televisione.

 

AGOSTO

Questa strana estate continua, e purtroppo non sono mancati fulmini a ciel sereno, spesso non sono dipesi dal nemico Covid-19. Il 9 agosto viene annunciata una spiacevolissima notizia: dopo aver compiuto cento anni il 31 luglio, Franca Valeri si è spenta. Cento anni di puro talento, di energia, di profondità, leggerezza, estrema bravura. Una donna poliedrica, protagonista assoluta del cinema, del teatro e anche della televisione. Una carriera splendida, modello di tanti attori e tante attrici che ci ha lasciato in questo anno così funesto. Per lei e per renderle omaggio, la Rai ha stravolto tutto il palinsesto cercando di riassumere in 24 ore il suo estro e il suo genio.

 

SETTEMBRE

L’abbiamo vista a gennaio e la ritroviamo pronta più che mai a settembre sulla pista da ballo del Foro Italico con l’immancabile Paolo Belli. Stiamo parlando di Milly Carlucci che per realizzare la nuova edizione di Ballando con le Stelle ha dovuto patire le pene dell’inferno tanto che, ad un certo punto, la pista assomigliava ad un ospedale da campo. Tra casi Covid, operazioni improvvise, infortuni vari, questa edizione di Ballando è andata avanti e si è conclusa nel migliore dei modi possibili. La scommessa di Milly anche quest’anno così difficile è stata vinta: l’assenza del pubblico è stata prima compensata con la tecnologia, poi ci hanno pensato i ballerini, la band e la giuria. Quest’anno è stata una vera e propria prova del fuoco che però l’intera squadra capitanata da una delle regine indiscusse della televisione italiana è riuscita a superare.

 

OTTOBRE

La stagione televisiva è ripartita a pieno regima e, tra novità e riconferme, conferma il successo, quest’anno più che mai, il docu-reality di Rai 2 che ha visto i ragazzi del 2020 catapultati nel 1992. “Il Collegio”, giunto alla sua quinta edizione, continua a catalizzare l’attenzione dei suoi telespettatori che si appassionano alle fragilità dei ragazzi e si divertono con loro nei momenti più goliardici. La fortuna del format sta proprio nell’unire il genere documentaristico e divulgativo insieme a quello proprio del reality show. Nessun componente prevale rispetto agli altri, e tutto prosegue senza intoppi mantenendo sempre un discreto equilibrio. Ora sarà interessante capire come si svilupperà “La caserma”, nuovo format che partirà a gennaio e che è a pieno titolo il figlio primogenito de “Il Collegio”.

 

NOVEMBRE

La morte improvvisa di Franca Valeri a luglio è stato un durissimo colpo, così come lo è stata quella del Maestro Gigi Proietti che il 2 novembre, il giorno del suo compleanno, se ne è andato, così all’improvviso paralizzando un intero Paese già in preda alla paura e al vortice della seconda ondata. L’addio di un maestro del teatro, del cinema, della televisione e del doppiaggio ha gettato tutti nello sconforto e ha portato Rai 1 a riproporre “Cavalli di battaglia” lo spettacolo televisivo andato in onda per la prima volta nel 2017 in cui Proietti ripropose i suoi pezzi più importanti. A seguirlo ci sono state 4 milioni e mezzo di persone, un’enormità, una folla, la stessa che avrebbe voluto scendere in strada e salutarlo per l’ultima volta. Ma che ha potuto solo attraverso la televisione…

 

DICEMBRE

Come concludere questa lunga carrellata di eventi? C’è soltanto una risposta: con il Grande Fratello VIP. Da tre mesi, infatti, sono accese le luci della casa di Cinecittà più spiata d’Italia, riapertasi subito dopo la quarta edizione che si è conclusa appena l’8 aprile scorso. Pupo, Antonella Elia e Alfonso Signorini sono al timone ormai da più di cento giorni dell’edizione più lunga dei vent’anni del reality, così lunga da passarci anche Natale e Capodanno. Canale 5 infatti ha deciso che saranno i coinquilini di Cinecittà a tener compagnia al pubblico del Biscione durante l’ultimo giorno di questo 2020 sperando di rimanere all’interno di quella “bolla” protetta dal Covid-19 il più a lungo possibile.